Bce, tassi bloccati al 4%
Nessuna sorpresa dell’ultima ora dalla Banca Centrale europea che ha bloccato al 4% il costo del denaro. Rimangono invariati anche i saggi sulle operazioni di rifinanziamento marginale (5%) e sui depositi presso la banca (3%). Dopo un’attenta analisi, condizionata soprattutto dallo scoppio lo scorso agosto della crisi dei mutui subprime che ha investito gli Stati Uniti e che si è fatta sentire anche in tutti i principali mercati finanziari mondiali, è stata presa all’unanimità la decisione di mantenere fermi i tassi d’interesse a Eurolandia.
Il numero della Bce non ha parlato stavolta di una “forte vigilanza”, bensì di una politica “monetaria accomodante” visto che la situazione rimane ancora incerta ma solo nel breve e medio termine. In un contesto in cui la volatilità la fa da padrona in Borsa, le condizioni rimangono favorevoli per la crescita. “L’economia e la crescita sul credito rimane solida – ha spiegato Trichet nel corso della conferenza stampa dopo l’annuncio sui tassi- ma la situazione è ancora troppo incerta per avere un quadro completo, per questa ragione si deve attende che la situazione rientri completamente per esprimere nuove valutazioni”.
Intanto, l’istituto di Francoforte ha ribadito che continuerà a monitorare la situazione, anche se i rischi sul fronte inflazione potrebbero crescere visto l’attuale situazione sui mercati internazionali. La Bce si impegnerà però a garantire un aumento contenuto dei prezzi al consumo, con un obiettivo: mantenerel’ inflazione sotto il 2%.