Notizie Notizie Italia Generali, il 22 maggio la trimestrale. Le stime su premi, utili ma anche su dividendi (2025 e 2026)

Generali, il 22 maggio la trimestrale. Le stime su premi, utili ma anche su dividendi (2025 e 2026)

19 Maggio 2025 12:50

Sarà l’ultima società del Ftse Mib ad annunciare i conti del primo trimestre 2025, chiudendo così la stagione delle trimestrali che ha tenuto banco a Piazza Affari nell’ultimo mese. Si tratta di Assicurazioni Generali che pubblicherà i risultati finanziari il 22 maggio prima dell’apertura dei mercati (il 21 maggio è prevista la riunione del Consiglio di amministrazione per l’approvazione delle informazioni finanziarie al 31 marzo 2025).

Il Leone di Trieste, che a inizio anno ha presentato al mercato il suo nuovo piano al 2027 e che ha rinnovato il board con l’assemblea dei soci di aprile che ha confermato Donnet come ceo del gruppo per il prossimo triennio, resta al centro dei riflettori per le manovre e gli sviluppi del risiko bancario in atto in Italia. L’ultimissima operazione che la “vede coinvolta” è l’Ops lanciata da Mediobanca (azionista di Generali con una quota di circa il 13%) su Banca Generali. Lo scorso 28 aprile piazzetta Cuccia ha annunciato di avere lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria (Ops) per il 100% delle azioni della banca controllata da Assicurazioni Generali, per 6,3 miliardi di euro “corrisposto interamente in azioni di Assicurazioni Generali”.

Ma vediamo le previsioni degli analisti sui conti del colosso triestino delle assicurazioni.

Generali e la preview degli analisti per il primo trimestre 2025

Secondo il consensus raccolto dalla stessa Generali e pubblicato sul sito della società triestina (ultimo aggiornamento il 15 maggio), per il primo trimestre del 2025 le stime indicano mediamente premi lordi pari a 27,55 miliardi di euro. L’utile operativo consolidato è, invece, visto a 2,033 miliardi, mentre il risultato netto dovrebbe attestarsi a 1,12 miliardi e a 1,13 miliardi nella versione adjusted. Il Regulatory Solvency ratio è stimato al 212%.

Guardando, invece, alle previsioni per l’intero 2025, il consensus prevede premi lordi vicino ai 100 miliardi (le stime medie indicano 99,8 miliardi), un utile operativo di 7,88 miliardi e un risultato netto adjusted pari a 4,2 miliardi, con un dividendo pari a 1,57 euro per azione. Le stime per il 2026 mostrano premi lordi in ulteriore crescita a 104,39 miliardi, un risultato operativo di 7,75 miliardi, un utile netto adjusted a 8,43 miliardi e una cedola a 1,73 euro per azione.

Goldman Sachs rivede al rialzo stime Eps 2025

A ridosso della presentazione dei conti del primo trimestre, gli esperti di Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le stime sull’utile per azione (Eps) dello 0,5%, “principalmente  – spiegano – grazie all’impatto positivo del mark-to-market del primo trimestre del 2025 sul margine di servizio contrattuale nel settore vita”. La banca d’affari Usa mantiene una raccomandazione neutral su Generali, con target price a 12 mesi di 31,5 euro.

Gli obiettivi del nuovo piano

Per Generali il 2025 è iniziato con la presentazione del nuovo e ambizioso piano industrialeLifetime Partner 27: Driving Excellence“. Con numeri in crescita nel nuovo piano che punta nei piani del big assicurativo italiano a “creare valore significativo e sostenibile, con l’obiettivo di una crescita dell’EPS con un Cagr tra 8% e 10%”. Il Leone di Trieste aveva sottolineato che il piano punterà inoltre a una crescita sostenuta della generazione di cassa, con flussi di cassa netti attesi superiori a 11 miliardi, supportati da circa 14 miliardi di rimesse dalle controllate; inoltre, il Gruppo punterà a una generazione normalizzata di capitale superiore a € 14 miliardi in arco di piano. Tutto ciò riflette la coerente implementazione del framework di gestione del capitale del Gruppo e il forte impegno ad aumentare i rendimenti per gli azionisti.

Con una remunerazione per i soci in crescita. Generali punta, infatti, a raggiungere una crescita del dividendo per azione (DPS) superiore al 10% in termini di CAGR, con l’obiettivo di distribuire oltre € 7 miliardi di dividendi nell’arco di piano, corrispondenti a circa il 30% in più rispetto ai 5,5 miliardi distribuiti nel corso del piano Lifetime Partner 2024: Driving Growth.

Tutte le Ops portano a Trieste da Generali?

Nel corso degli ultimi mesi il tema del risiko bancario è stato ed è sulla bocca di tutti. Con il mercato che guarda agli sviluppi delle diverse operazioni aperte, come quella UniCredit-Banco Bpm ma anche quella Mps-Mediobanca e l’ultimissima Mediobanca-Generali. In tutte queste Ops c’è un nome che, anche se non direttamente, torna sempre ed è quello di Generali. Per spiegare con più chiarezza questa frase basta guardare la composizione dell’azionariato del Leone di Trieste: Mediobanca è tra i maggiori azionisti di Generali con il 13,1%, poi la holding Delfin della famiglia Del Vecchio al 9,93% e il Gruppo Caltagirone al 6,92%, e ancora Unicredit al 5,27% e Benetton al 4,8%.

In un report che porta la data del 16 maggio, nel quale gli analisti di Barclays fanno il punto della stagione delle trimestrali delle banche italiane, si mette in evidenza come l’M&A resta al centro dei riflettori. E proprio per orientarsi nel flusso di notizie sulle M&A, gli esperti hanno realizzato un grafico aggiornato sulle operazioni in corso.