Notizie Notizie Mondo General Motors precipita a Wall Street, si profila rischio bancarotta

General Motors precipita a Wall Street, si profila rischio bancarotta

3 Luglio 2008 07:19

È da tempo ormai che si parla della crisi dell’industria automobilistica americana. Una crisi sempre più “nera” che ora ha colpito anche il Vecchio continente. Una situazione scappata di mano da inizio anno ad ora con il prezzo del petrolio alle stelle e con la costante flessione delle vendite, registrata mese dopo mese.
Ma ancora una volta le notizie più allarmanti sono giunte da oltreoceano. General Motors potrebbe fallire. Sono queste le fosche previsioni formulate dagli analisti di Merrill Lynch, che hanno gettato nel panico Wall Street. Il titolo del colosso di guidato da Rick Wagoner ha stornato di oltre 15 punti percentuali, chiudendo a 9,98 dollari per azione. E ha trascinato al ribasso i principali indici statunitensi, con perdite maggiori a un punto percentuale.


Eppure, tra le tre big di Detroit proprio General Motors aveva fatto meglio delle rivali sul mercato statunitense. Nel mese di giugno GM ha riportato una contrazione delle immatricolazioni del 18,5%, meglio sia di Ford sia di Chrysler che hanno accusato rispettivamente un calo del 28% e del 36%. Dati migliori delle attese, che sono però stati letteralmente spazzati via in meno di 24 ore. Il nuovo colpo di grazia per il colosso automobilistico a stelle e strisce è arrivato anche in questo caso dai giudizi delle case d’affari. Se settimana scorsa era stato il turno di Fitch e Goldman Sachs, ieri è stata la volta di Merrill Lynch, che ha declassato il titolo a “underperform” (farà peggio del mercato) e ha tagliato in maniera drastica il prezzo obiettivo, portandolo da 20 a 7 dollari.

Secondo la banca d’affari statunitense se le vendite di vetture continueranno a scendere a questo ritmo non è da scartare la possibilità di una bancarotta per GM. L’ufficio studi di Merrill Lynch ha messo in evidenza come il problema principale da affrontare è quello della liquidità. Nel report diffuso ieri la casa d’affari americana pronostica perdite anche per il prossimo anno per il Big automobilistico Usa. Per fronteggiare il pericolo fallimento l’unica soluzione rimane quella di raccogliere almeno 15 miliardi di dollari nel prossimo biennio.
A poco sono servite le rassicurazioni del numero uno del colosso di Detroit, Rick Wagoner, che ha sottolineato come il gruppo abbia una liquidità adeguata fino alla fine dell’anno.