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Gara Alitalia, anche AirOne si ritira

18 Luglio 2007 06:27

Anche  l’ultimo concorrente in lizza per mettere le mani su Alitalia abbandona la gara. La ritirata di Ap Holding di Carlo Toto, che controlla AirOne,  è stata annunciata in tarda serata dallo stesso patron della compagnia che ha precisato di non volere presentare alcuna offerta vincolante entro lunedì 23 luglio, giorno in cui scadrà la proroga decisa dal Tesoro.

“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a seguito della comunicazione, da parte di Ap Holding, dell’impossibilità di presentare un’offerta vincolante nell’ambito della procedura di privatizzazione di Alitalia, precisa che a oggi la procedura permane aperta in presenza di altro partecipante, il fondo Matlin Patterson,  cui è stato trasmesso il testo contrattuale sulla base del quale formulare l’offerta vincolante entro il 23 luglio 2007”.

Ma la notizia dell’abbandono di Toto non coglie di sorpresa perché era nell’aria già da qualche giorno. “Le attuali condizioni della versione definitiva del contratto di vendita – si legge in una nota – ricevuto nei giorni scorsi dalla Procedura non consentono la realizzazione di un piano forte di risanamento e rilancio di Alitalia”. Sempre stando al comunicato diffuso in serata la società aggiunge che “pur trovandosi attualmente nell’impossibilità di procedere a concorrere alla privatizzazione di Alitalia, Ap Holding ribadisce la propria disponibilità ad impegnarsi per il rilancio della compagnia ripercorrono i momenti principali della trattativa condotta da AirOne con il Tesoro per condurre in porto la gara per la compagnia di bandiera”

Insomma, la versione ufficiale del ritiro di AirOne sarebbe da ricercare nella decisione di Padoa Schioppa di non voler modificare in alcun modo le condizioni prevista dal contratto e considerate troppo “rigide”.
Secondo quanto si apprende dal Sole 24 Ore, invece, le cause della dipartita sarebbero da ricercare altrove. Il quotidiano finanziario riporta che “Ap Holding non sarebbe riuscita a chiudere con le banche il progetto finanziario dell’operazione e per questo motivo avrebbe colto l’occasione della consegna dell’osservazioni del contratto di vendita per fare marcia indietro”.

 Le reazioni dal mondo economico e politico non sono mancate. “Per Alitalia si profila un avvenire estremamente fosco”. È quanto ha dichiarato il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. “La compagnia rischia  di portare i libri in tribunale. Alitalia ha più oneri che onori e non è appetibile nemmeno ora che il mercato dà segni di ripresa”.

 

Allo stato attuale delle cose che futuro avrà la gara per la privatizzazione della società guidata da Berardino Libonati? Un futuro sicuramente incerto, come sono stati incerti questi ultimi sette mesi per l’aereolinea di Via della Magnana, dal primo dicembre 2006 qunado il Governo ha annunciato la cessione di una quoto di controllo di Alitalia.

 

E nei primi minuti di contrattazioni a Piazza Affari Alitalia precipita. Il titolo della scoietà di via della Magliana storna dell’8,64%, scambiando a 0,734 euro per azione.

 

(Notizia aggiornata alle 09.10)