Poche italiane tra le 500 aziende più grandi del mondo
La prima società al mondo è il gigante Wal-Mart, l’amata e odiata catena di supermercati americani, con un fatturato di oltre 350 miliardi di dollari e un utile di poco superiore agli 11 miliardi di dollari. A ridosso della prima posizione, scendendo nella classifica generale, le prime dieci posizioni sono tutte occupate da società petrolifere e case automobilistiche: Exxon Mobil occupa la seconda posizione con un fatturato di 347 miliardi di dollari e un fatturato di oltre 39 miliardi di dollari, in quinta posizione c’è la General Motors, che fattura 207 miliardi di dollari ma perde quasi due miliardi di dollari nell’ultimo anno. Toyota è sesta, con un fatturato di poco inferiore a quello della rivale statunitense ma un utile di oltre 14 miliardi di dollari.
Oltre la decima posizione troviamo tutti i principali gruppi finanziari e assicurativi della Terra. E qui la voce utili è alquanto interessante. Ad esempio, in tredicesima posizione si classifica l’ING group, che fattura la metà circa di Wal-Mart, con 158 miliardi di dollari, ma che registra un utile di poco inferiore a quello della catena di supermarket con poco meno di 10 miliardi di dollari. In quattordicesima posizione si piazza Citigroup, che fattura più o meno come la ING ma ha un utile doppio rispetto alla società olandese e rispetto alla stessa Wal-Mart.
A livello geografico la città con la più alta concentrazione di aziende big è Tokyo, che ne conta addirittura 50. Segue – un po’ a sorpresa – Parigi con ben 26 aziende, mentre New York è solo terza con 22 società al top, a pari merito con Londra. In quarta posizione è evidente il nuovo che avanza, con Pechino che fa bella mostra di 18 aziende classificate tra le prime 500 al mondo. Roma si piazza solo decima, con cinque aziende, a pari merito di Atlanta.