Furia Germania contro conte ‘Draghila’, i retroscena del meeting Bce più caldo di sempre
La “marea” monetaria fortemente voluta da Mario Draghi non va giù ai tedeschi. L’eco di quanto successo nel meeting di giovedì 12 settembre è ancora forte e il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, non ha usato mezzi termini per far capire la contrarietà al nuovo round di QE da 20 miliardi al mese (al via da novembre), oltre al taglio del tasso sui depositi da -0,4 a -0,5%.
Weidmann furioso: misure ingiustificate
Secondo Weidmann la la Bce “si è spinta oltre il dovuto” in quanto “la situazione economica non è veramente negativa, i salari salgono nettamente”. Il numero uno della Bundesbank è stato intervista dalla Bild, quotidiano di spicco in Germania che ieri ha aperto con un fotomontaggio di Draghi raffigurato con denti aguzzi e il mantello rosso di Dracula. Il titolo non lascia adito a dubbi: “Così il conte Draghila succhia i nostri conti correnti, svuotandoli”. “Non vedo pericolo di deflazione e prezzi e stipendi in calo in maniera duratura”, dice Weidmann che comunque non nega il peggioramento della congiuntura in Germania e Ue. Weidmann ritiene quindi eccessive le misure messe in atto e si è detto pronto a combattere in futuro affinchè rialzi dei tassi non vengano “rinviati inutilmente”.
Una situazione non certo facile da gestire quella che erediterà Christine Lagarde, che da novembre prenderà il posto di Draghi.
Non va dimenticato che tra le misure introdotte dalla Bce giovedì che anche il tiering per alleviare gli effetti dei tassi negativi sulle banche e la tedesca Deutsche Bank sarebbe tra i maggiori beneficiari.
La Bild raffigura Draghi come il conte Dracula che succhia i soldi dei tedeschi
La Bild fa i conti in tasca ai tedeschi rimarcando come chi ha depositato 10 mila euro in un libretto di risparmio nel novembre 2010 (Draghi è in carica da novembre 2011, ndr), ha visto il proprio denaro perdere valore per 324 euro tra tassi zero e inflazione. Una ricostruzione che in parte stride visto che le mosse della Bce, tra cui i tassi sui depositi sotto zero, erano dettate proprio a ridestare un’inflazione molto debole.
Polemica che infuria anche in altri quotidiani teutonici. In un articolo intitolato “Il gioco pericoloso con i soldi dei risparmiatori tedeschi”, il giornale Handelsblatt fornisce una rappresentazione metaforica di ciò che sta accadendo in Europa con una marea di soldi e Draghi con un sigaro che brucia una banconota da 100 euro. Nell’articolo si specifica che Draghi prosegue con la sua politica sui tassi di interesse negativi.”Gli effetti positivi sull’economia sono bassi. Grandi, tuttavia, sono i rischi: questa è la più grande ridistribuzione della ricchezza in Europa dalla seconda guerra mondiale”.
Consiglio Bce mai così diviso
La spaccatura in seno alla Bce è stata fortissima giovedì con diversi membri del board contrari al QE. Il numero dei contrari al riavvio del QE non è conosciuto, ma secondo il sito del settimanale tedesco Der Spiegel giovedì Draghi ha fronteggiato la più accanita resistenza del suo mandato. Der Spiegel riferisce che la maggioranza è stata la più ristretta di sempre, addirittura una decina di componenti del board (tra cui probabilmente anche i francesi) sui 25 totali avrebbero argomentato contro le misure proposte da Draghi.