Notizie Notizie Mondo Forti ribassi per le Borse europee in scia a Wall Street

Forti ribassi per le Borse europee in scia a Wall Street

8 Novembre 2007 08:46

Si riverbera anche sulle piazze finanziarie europee il riaccendersi delle paura che il bilancio della crisi subprime possa rivelarsi ben più pesante di quanto previsto anche solo due settimane fa. Anche il Vecchio continente dunque si accoda, così come avvenuto in Asia, alle piazze finanziarie statunitensi, dove ieri si è assistito a una vera e proprio fuga dal rischio. Il Dow Jones ha chiuso in calo del 2,6%, il Nasdaq del 2,7% e l’S&P500 addirittura del 2,94 percento. Contemporaneamente l’indice Vix sulla volatilità è risalito fino a toccare i 26 punti, con un rialzo di giornata di quasi il 24%.


A Milano, Mibtel e S&P/Mib segnano entrambi un calo dell’1,3%, mentre il Cac40 francese cede l’1,6%, il Dax tedesco lo 0,73% e il Ftse 100 britannico l’1,9 per cento.


A guidare la discesa sono i titoli finanziari, con lo Stoxx di settore che arretra nel momento in cui si scrive dell’1,2%.Più che i nuovi record del petrolio e il rosso di 39 miliardi di dollari di General Motors, sui listini di tutto il mondo sta infatti impattando il ritorno in grande stile dei timori per gli effetti della crisi dei mutui subprime. Anche Morgan Stanley è entrata a far parte del circolo degli istituti colpiti, annunciando di aver perso 3,7 miliardi di dollari solo negli ultimi due mesi sui titoli legati ai mutui subprime. Il primo gruppo assicurativo mondiale, Aig, ha inoltre annunciato per lo stesso motivo un calo dell’utile trimestrale del 27%.


In Italia il bilancio è pesante soprattutto per Unicredit e Banco Popolare, titoli entrambi in calo di oltre il 2 per cento. Anche se la peggiore performance è quella di Tenaris, in discesa di sette punti percentuali dopo aver riportati i conti trimestrali nella notte.


Intanto oggi alle 16.00 il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, terrà una testimonianza sull’economia davanti al Congresso, mentre prima alle 13.45 si conoscerà la decisione di politica monetaria della Banca centrale europea.