Notizie Notizie Italia Forex: euro si mantiene nei pressi dei massimi a 2 mesi dopo parole Draghi

Forex: euro si mantiene nei pressi dei massimi a 2 mesi dopo parole Draghi

Pubblicato 29 Agosto 2012 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:01

Prima parte di giornata con quotazioni sostanzialmente stabili per l’euro che viaggia in area 1,256 dollari, poco sotto la chiusura della vigilia e non lontano dai massimi a 8 settimane. La divisa unica europea ha accennato uno scatto al rialzo dopo le parole del numero uno della Bce, Mario Draghi, arrivando a toccare quota 1,2576. “Il pieno rispetto del mandato della Bce può richiedere di andare oltre gli strumenti convenzionali di politica monetaria”, è uno dei passaggi contenuti in un contributo a firma Mario Draghi pubblicato sul quotidiano tedesco Die Zeit e diffuso dalla Banca centrale europea.

Euro che si era mosso con decisione al rialzo nella giornata di ieri complice soprattutto la delusione circa il dato sulla fiducia dei consumatori americani di luglio che ha alimentato nuovamente le attese di un’azione della Fed attraverso un ulteriore QE. “Sussiste il rischio che il mercato possa risultare in eccessivo anticipo sui tempi”, rimarcano oggi gli analisti di CMC Markets che rimarcano come a beneficiare delle prossime probabili azioni degli istituti centrali è soprattutto l’Euro, “nonostante contro Dollaro si mostri restio a superare la barriera posta a 1,26 e permanga il rischio di un ritorno a 1,2420. Fa meglio nel cambio con la Sterlina dopo la chiusura di ieri sopra la media mobile a 55 giorni a indicare ulteriori guadagni qualora si superasse 0,7965”.

Tra le altre valute da segnalare la fase di debolezza di dollaro australiano e neozelandese. Entrambi viaggiano sui minimi a circa un mese rispetto al dollaro Usa. L’aussie in particolare paga l’incertezza legata all’outlook economico globale e della Cina nello specifico. Il gigante asiatico, che risulta il principale partner commerciale dell’Australia, è alle prese con il rallentamento economico e il consensus di mercato vede il Pmi manifatturiero cinese scendere ad agosto sotto la soglia dei 50 punti (49,8 dai 50,1 di luglio), livello spartiacque tra contrazione ed espansione dell’attività economica.