Notizie Notizie Italia Forex: l’euro ritraccia dopo i dati sulla fiducia

Forex: l’euro ritraccia dopo i dati sulla fiducia

Pubblicato 26 Aprile 2012 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:04

Dopo i massimi da tre settimane, i dati sulla fiducia in Europa spingono al ribasso la moneta unica. Le indicazioni arrivate dalla Federal Reserve, che ieri ha confermato di voler mantenere il costo del denaro ai minimi storici fino a tutto il 2014 e di essere pronta a mettere in campo nuove misure di sostegno alla prima economia, nel corso della mattina hanno spinto l’eurodollaro in quota 1,3262, il livello maggiore dallo scorso 3 aprile.

Il successivo ritracciamento, per acquistare un euro attualmente sono necessari 1,3208 dollari, è scaturito dalla pubblicazione dei dati sul sentiment in Eurolandia da parte della Commissione europea. Ad aprile l’indice che misura la fiducia economica è sceso più delle attese da 94,5 a 92,8 punti mentre il dato relativo i consumatori del Vecchio continente è passato da -19,1 a -19,9 punti. In calo anche la fiducia dell’industria e quella del comparto servizi (-9 e -2,4 punti).

Oggi il Tesoro italiano ha collocato Bot semestrali per 8,5 miliardi di euro al rendimento medio dell’1,772%, contro l’1,119% di un mese fa (il livello minimo dal settembre 2010). La domanda è stata pari a 1,71 volte il quantitativo offerto, in aumento rispetto al bid-to-cover di 1,512 precedente. Domani saranno collocati titoli a media-lunga scadenza per 6,25 miliardi di euro massimi.

Seduta altalenante anche per la sterlina. La pubblicazione del dato relativo la fiducia dei consumatori misurata dalla Nationwide Building Society, salita da 44 a 53 punti a marzo (il livello maggiore dal giugno 2011), ha spinto il cable (gbp/usd) a toccare un massimo di seduta a 1,6206 dollari.

Il successivo ritracciamento a 1,6157 è attribuibile alle dichiarazioni rese da Martin Weale, membro del Comitato di Politica monetaria della Bank of England, ai microfoni della Bbc. Secondo Weale le indicazioni arrivate dal Pil britannico del Q1 (-0,2% t/t), rafforzano l’ipotesi di un incremento del piano di allentamento quantitativo (QE, Quantitative Easing). “Si tratta di un’ipotesi che si è rafforzata dopo la pubblicazione dei dati sul Pil del Q1”, ha detto Weale secondo cui il Comitato di Politica monetaria “terrà questi dati in considerazione nel corso del prossimo meeting”.

In questo momento il cambio gbpusd quota 1,6183. “Il cable -si legge nella nota diffusa oggi da FXCM- consolida i massimi raggiunti dopo un intervallo di qualche mese (era da ottobre che la sterlina non raggiungeva questi massimi) e con la nona candela consecutiva giornaliera sembra voler indicare un attacco diretto ai livelli visti ad agosto scorso”. “Tutto dipende -prosegue la nota- dall’effettivo superamento del massimo di 1,6170: forse una chiusura giornaliera al di sopra potrebbe rappresentare la chiave. Intorno a 1,6085 troviamo il supporto più interessante con all’attivo due conferme di tenuta su base giornaliera”.

Le indicazioni arrivate dai dati macro statunitensi hanno rilevato un richieste di sussidio a 388 mila ed il calo dell’indice Cfnai, che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, a -0,29 punti. Alle 16 è prevista la pubblicazione dell’indicatore che misura l’andamento dei compromessi per l’acquisto di abitazioni (pending home sale).