Notizie Notizie Italia Piazza Affari concede il bis: il Ftse Mib chiude in rialzo di quasi il 3%

Piazza Affari concede il bis: il Ftse Mib chiude in rialzo di quasi il 3%

25 Aprile 2012 15:46

Piazza Affari raddoppia. Dopo il +2,48% di ieri, il Ftse Mib inanella la seconda seduta consecutiva di forte rialzo, terminando la sessione con un progresso del 2,92% a 14.606 punti. Appena inferiore lo sprint del Ftse Italia All Share, che ha messo a segno un +2,67% a 15.615 punti.

Determinante per l’accelerazione rialzista di Piazza Affari dopo un buon avvio è stato il richiamo del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, alla necessità di un piano europeo a supporto della crescita economica. Un “growth compact” da contrapporre al “fiscal compact” sull’austerità di politica fiscale già siglato dai Paesi dell’Eurozona. Effetto positivo sui mercati anche da altre dichiarazioni di Draghi, quelle volte a sottolineare il progressivo distacco, grazie alle aste di finanziamento Ltro, delle sorti delle banche europee dall’andamento dei titoli di Stato dei rispettivi Paesi di riferimento.

Non è un caso che i titoli migliori sulle Borse europee e soprattutto in Italia siano proprio i bancari.

Banca Popolare di Milano (+9,31% a 0,353 euro) ha guadagnato poco meno di 10 punti percentuali, seguita da Ubi Banca (+8,31% a 2,712 euro) e da Unicredit (+6,75% a 3,1 euro). Bene anche Banco Popolare (+5,81% a 1,129 euro) e Intesa Sanpaolo (+3,77% a 1,157 euro).

Positivi anche i titoli industriali guidati da Finmeccanica (+7,43% a 3,354 euro), che ha beneficiato delle ricoperture da parte degli operatori dopo le tensioni dei giorni scorsi, e da Fiat Industrial (+6,95% a 8,305 euro), grazie ai risultati nettamente sopra le attese presentati dalla controllata statunitense Cnh. Nei primi tre mesi del 2012 la società attiva nella produzione di macchine agricole e per il movimento terra ha registrato un incremento dell’utile del 22% rispetto all’analogo periodo del 2011 e un aumento del risultato operativo del 65 per cento. L’utile per azione si è attestato a 1,11 dollari contro i 74 centesimi attesi in media dal mercato. Attorno alle 17.00 Fiat Industrial ha presentato i risultati finanziari del primo trimestre, con trading profit in crescita a 435 milioni di euro e utile netto quasi raddoppiato, e confermato gli obiettivi per il 2012. A monte della catena di controllo di Fiat Industrial è salito di riflesso anche il titolo Exor, in progresso del 4,43% a 17,67 euro.

Performance positiva, ma in sottoperformance rispetto al mercato, per Eni (+0,98% a 16,48 euro), che oggi alla presenza del primo ministro russo Vladimir Putin, ha firmato un accordo di cooperazione strategica con Rosneft. L’intesa prevede lo sviluppo congiunto di licenze esplorative situate nell’offshore russo del Mare di Barents e del Mar Nero, lo scambio di tecnologie e personale e l’acquisizione da parte di Rosneft di partecipazioni Eni in progetti internazionali. In base al deal il Cane a sei zampe e la compagnia russa costituiranno delle joint venture, partecipate da Eni con una quota del 33,33%, per lo sviluppo congiunto delle licenze Fedynsky e Tsentralno-Barentsevsky, situati nell’offshore russo del Mare di Barents, e Zapadno-Cernomorsky, nell’offshore russo del Mar Nero.

Unico titolo negativo all’interno del paniere principale è Prysmian, che ha ceduto l’1,61% a 12,25 euro, in scia ai conti della concorrente francese Nexans.

Attesa in serata per la decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Il consenso di mercato non si attende variazioni alla politica dei tassi zero promossa dalla banca centrale americana.