Notizie Notizie Italia Forex: l’euro conferma i guadagni della prima parte, in calo la sterlina

Forex: l’euro conferma i guadagni della prima parte, in calo la sterlina

Pubblicato 30 Giugno 2010 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:04

L’euro conferma i guadagni della mattina, quando il successo dell’asta della a tre mesi aveva rafforzato il rimbalzo della moneta unica. In vista della restituzione dei 442 mld da parte delle banche europee alla Bce, in calendario domani, oggi la Banca centrale ha assegnato fondi per 131,9 miliardi di euro a tre mesi all’1 per cento. L’importo totale è circa metà rispetto alle attese; questo risultato, che in condizioni normali è ovvio, poiché per gli istituti di credito è più conveniente finanziarsi sull’interbancario, conforta gli operatori sulla salute del comparto bancario.

Dopo il massimo da 9 mesi toccato ieri a 0,761%, oggi l’Euribor a tre mesi ha fatto un piccolo passo in avanti portandosi allo 0,767%; è probabile che visto l’andamento dell’asta, nei prossimi giorni potremmo assistere ad un ulteriore rialzo del tasso che le banche applicano per prestarsi denaro tra di loro. La moneta unica scambia a 1,2257 nell’eur/usd (+0,6%), a 108,57 nell’eur/jpy (+0,6%) ed a 0,8194 nell’eur/gbp (+1,2%).

La sterlina è stata particolarmente penalizzata dalle dichiarazioni di Adam Posen, membro del comitato esecutivo della Banca d’Inghilterra; secondo Posen l’economia d’Oltremanica starebbe “tentando di recuperare terreno, ma il rischio di ricadere in recessione è ancora alto”. Posen ha poi dichiarato di non dare più di tanta importanza in questo momento all’andamento dell’inflazione, che riflette solo “l’incremento delle aspettative, influenzate dalle misure anti-crisi”. Il cable, il cambio gbp/usd quota 1,4952 (-0,6%) mentre il gbp/jpy scende a 132,37 (-0,7%).

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, il Pmi manifatturiero giapponese è sceso a 53,9 punti a giugno e l’apertura di nuovi cantieri a maggio è scesa di un inaspettato 4,6% annuo. Notizie positive invece dalla Germania, dove l’export ha favorito il dodicesimo risultato utile consecutivo per il mercato del lavoro, con il totale dei disoccupati sceso di 21 mila unità a 3,23 mln (minimo dal 2008). Il tasso di disoccupazione si è confermato al 7,7%. Intanto il dato preliminare sull’inflazione dell’Eurozona a giugno ha registrato un rialzo dei prezzi dell’1,4%, di 10pb al di sotto del punto e mezzo pronosticato e -0,2% nel confronto con il dato precedente. Dagli Stati Uniti decisamente deludente, in vista dei dati di venerdì, la stima Adp sull’andamento del mercato del lavoro nel settore privato a stelle e strisce, secondo la quale a giugno sono stati creati 13 mila nuovi posti di lavoro (consenso +60 mila). Completa il quadro il +8,8% per l’indice che misura le nuove richieste settimanali di mutui ed i 59,1 punti del Pmi Chicago.