Notizie Europa Il Bancomat della Bce non rimane a secco e le Borse festeggiano

Il Bancomat della Bce non rimane a secco e le Borse festeggiano

30 Giugno 2010 10:56

Sorpresa. Si torna a salire in Borsa. Dopo un avvio di seduta all’insegna dell’incertezza, i principali mercati europei imboccano la via dei rialzi sul risultato dell’asta con cui la Bce ha collocato questa mattina 131,933 miliardi di euro. Anche l’euro ha reagito accelerando al rialzo, toccando i massimi di seduta a 1,2274 dollari, contro la sterlina a 0,8169 e contro yen a 108,83.

 

Al Bancomat dell’istituto centrale di Francoforte si sono presentate 171 banche nell’operazione odierna di rifinanziamento a 3 mesi. Ritirando un importo meno pesante di quanto si temesse. L’istituto centrale di Francoforte ha condotto questa asta di fondi trimestrali per agevolare il rientro del pronti contro termine annuale, che sarà regolato domani, emesso un anno fa quando la crisi subprime spazzava i mercati.

 

Giovedì le banche dovranno restituire alla Bce 442 miliardi presi in prestito l’anno scorso nell’ambito di un’operazione di maxi finanziamento a 12 mesi. Ma il risultato dell’operazione condotta questa mattina riporta un po’ di serenità sulle Borse europee, che ieri hanno bruciato 145 miliardi di euro. “La domanda da parte delle banche è stata inferiore alle attese. Pensavamo che le richieste sarebbero ammontate tra circa 140 e 150 miliardi di euro. Con questa iniezione il sistema sarà al regolamento ancora con un eccesso di riserve anche se un po’ inferiore rispetto a quello del 2009”, nota Luca Mezzomo economista dell’ufficio studi di Banca Intesa interpellato da Finanza.com.

“E’ una notizia positiva che allenta le tensioni sui mercati finanziari. Se le banche avessero chiesto alla Bce più di 250 miliardi sarebbe stato un segnale di forte preoccupazione”, gli fa eco un altro economista di una banca italiana, che preferisce mantenere l’anonimato. “La situazione dal punto di vista della liquidità resta tranquilla: il sistema presenta ancora riserve in eccesso rispetto al fabbisogno”, riprende Mezzomo notando come l’eonia, che era salito un po’ nelle ultime settimane rimane adesso in questa settimana intorno allo 0,4, che è quello che si aspettava”, .


Riguardo alle tensioni viste ieri sulle Borse l’esperto di Intesa SanPaolo dice senza mezzi termini che si è trattato di montatura perché “il mercato monetario non aveva tensioni”. E domani la corsa dei mercati potrebbe continuare. Per chi non ha sottomano il calendario, la Bce ha in programma una nuova asta a sei giorni. “L’assestamento del mercato, che presenta già un eccesso di riserve di oltre 380 miliardi, sarà ulteriormente facilitato dal pronto contro termine a sei giorni di domani”, segnala Mezzomo, che ribadisce: “E’ molto difficile che il sistema possa avere problemi di liquidità”.


Secondo un altro economista “il dato di questa mattina viene letto come un segnale di fiducia da parte dei mercati”. A suo avviso il sentiment sulle Borse è positivo almeno sul breve, “anche se non sono cancellati i problemi di fondo del forte indebitamento bancario in ordine sparso in giro per l’Europa.