Il fondo Blackstone toglie il velo su un’Ipo da 4 miliardi di dollari
Il più grande fondo di private equity del mondo, Blackstone Group, ha rotto gli indugi. Si quoterà a Wall Street. Dopo alcune settimane di indiscrezioni il gruppo ha infatti reso noto di aver sottoposto alla Sec (la Consob americana) la domanda per un’ Ipo del valore stimato di 4 miliardi di dollari.
La decisione, secondo quanto si legge nello stesso documento inviato alla Sec, sarebbe motivata dall’intenzione di accedere a una nuova fonte di capitale “permanente” e dal desiderio di aumentare la riconoscibilità del brand. Non cambieranno invece gli elementi alla base della cultura del gruppo – hanno tenuto a precisare da Blackstone – quelli che hanno contribuito al suo successo in qualità di azienda non quotata. Il mercato avrà comunque poteri ridotti sul gruppo. Gli azionisti che acquisteranno le azioni pubbliche avranno infatti diritti di voto limitati e non avranno il potere di partecipare all’elezione dei general partners e dei dirigenti, compiti che resteranno nelle mani dei fondatori. Blackstone intende assumere lo status di limited partnership, una forma giuridica che gli consentirà di nono sottostare ad alcune norme del New York Stock Exchange. Tra le altre particolarità, già anticipate nella comunicazione alla Sec, c’è anche l’assenza della previsione di assemblee annuali degli azionisti.
L’Ipo di Blackstone consentirà anche ai piccoli investitori l’accesso a una classe d’attività in precedenza riservata esclusivamente ai cosiddetti high net worth individual, soggetti privati in grado di effettuare singoli investimenti milionari, quale quello in un fondo di private equity.