Notizie Notizie Mondo Microsoft Vista non sarà la panacea dei Pc

Microsoft Vista non sarà la panacea dei Pc

20 Marzo 2007 14:09

E’ una storia già vista. In occasisone del lancio di un nuovo sistema operativo della Microsoft, il mercato dei personal computer scommette su un boom di vendite. Anche il lancio di Vista, il nuovo software della Microsoft, ha innescato le medesime aspettative del passato. Una delusione pare però certa, stando ai dati delle vendite dei pc, e allo stesso modo la pensa la società di ricerca e analisi Gartner.


Secondo gli analisti della Gartner, il 2007 dovrebbe far registrare vendite di Pc per un totale di 256 milioni di pezzi (+10,5% rispetto all’anno precedente), con un giro d’affari di 214 miliardi di dollari, pari a un incremento del 4,6% rispetto al 2006. Una crescita limitata dunque, se si prende in considerazione l’effetto Vista, ovvero la volontà di molti utenti di cambiare Pc per poter utilizzare il nuovo software di Bill Gates. Utenti considerati evoluti, che non costituiscono però la fetta più importante del mercato.


Inoltre, come osservano gli analisti del settore, molti mercati sono ormai maturi e il prezzo medio di vendita dei personal computer è sceso nuovamente nel corso dell’ultimo anno. Un dato che compensa, in parte, eventuali crescite delle vendite dovute all’effetto sostituzione del nuovo software disponibile sul mercato.


A fare i conti con un impatto limitato di Vista sul mercato dei Pc, lungo la filiera del settore, è certamente il settore dei semiconduttori e microchip. Anche per questi produttori l’arrivo di un nuovo software è spesso salutato come una possibile impennata delle vendite. Ma a volte l’attesa è più dolce dell’evento, come è già successo ai tempi del lancio di Windows 95, quando venne a mancare il tanto atteso effetto sostituzione con il risultato di una sovrapproduzione di Pc e di conseguenza di memorie e la naturale discesa dei prezzi medi di mercato a causa di grossi stock in giacenza nei magazzini.


Anche per Microsoft non mancano i grattacapi. Si avvicna infatti l’ultimatum lanciato all’azienda dalla Commissione europea. Microsoft è accusata di aver in parte disatteso le richieste della Commissione europea, offrendo sì ai concorrenti l’accesso ai propri codice sorgente del sistema operativo windows, imponendo però un prezzo per l’accesso alle informazioni ritenuto non ragionevole da parte della stessa commissione. Ora, in caso di ulteriori ritardi da parte di Microsoft, il rischio è quello dell’applicazione degli interessi di mora sulla cifra della sanzione già elargita in precedenza e non ancora saldata. Interessi che, secondo le stime, dovrebbero aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro al giorno.