Fmi: nuovo taglio alle stime di crescita globale, ridotte anche quelle sull’Italia
Improntate al pessimismo le previsioni del Fondo monetario internazionale sulla crescita dell’economia globale. Tagliate anche le stime di crescita dell’Italia, che sono inferiori alle indicazioni del Def
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’economia globale. Secondo l’ultimo World Economic Outlook, presentato oggi dall’istituto guidato da Christine Lagarde, l’economia mondiale dovrebbe mostrare una crescita del 3,2% nel 2016 e del 3,5% l’anno prossimo, in peggioramento rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1% rispetto alla previsione diffuse all’inizio dell’anno.
“La crescita globale continua, ma a un ritmo lento che lascia l’economia maggiormente esposta a rischi”, si legge nel rapporto primaverile illustrato dall’Fmi. Indicazioni che vanno nella direzione del messaggio lanciato di recente da Christine Lagarde, direttore generale dell’Fmi, che ha avvertito che “la ripresa economica rimane troppo lenta e troppo fragile, con il rischio che una persistente bassa crescita possa avere delle ripercussioni negative sul tessuto sociale e sul sistema politico di molti Paesi.
Una moderata ripresa per le economie avanzate
Nel complesso la crescita nelle economia avanzate, stando alle previsioni dell’Fmi, dovrebbe rimanere modesta e pari a circa il 2 per cento per il 2016 e il 2017. Negli Stati Uniti il Pil dovrebbe segnare un progresso del 2,4% nel 2016 (-0,2%), con una piccola accelerazione l’anno successivo (-0,1%). Quanto all’eurozona, gli investimenti contenuti, l’elevato tasso di disoccupazione, e bilanci deboli pesano sulla crescita, che rimarrà moderata e nell’ordine dell’1,5% quest’anno (-0,2 punti) e dell’1,6% l’anno prossimo (-0,1 punti).
Italia, sforbiciata alle stime di crescita
Improntate al pessimismo anche le previsioni per l’Italia. Nel World Economic Outlook il Fmi si attende un progresso al ritmo dell’1% per l’economia tricolore nel 2016 rispetto al +1,3% stimato a gennaio, e dell’1,1% nel 2017 (+1,2% la stima precedente). Stime inferiori alle indicazioni contenute nel Def, il Documento di economia e finanza presentato venerdì scorso dal Governo, che si attende una crescita del Pil all’1,2% per il 2016.