Notizie Notizie Italia Fintech: nella Top 200 cinque posti all’Italia. Da Banca AideXa a Opyn

Fintech: nella Top 200 cinque posti all’Italia. Da Banca AideXa a Opyn

7 Agosto 2023 14:27

Fintech in Italia: cinque italiane presenti nella classifica delle Top 200 stilata da CNBC-Statista

Ci sono cinque italiane nella classifica dei 200 migliori gruppi di fintech elaborata congiuntamente dalla Cnbc e dalla società indipendente di ricerca Statista: Banca AideXa, Folk Funding, Notarify, Opyn, fintech con sede a Milano. C’è poi, tra le 200 fintech top, anche la triestina Modefinance.

Un traguardo importante, se si considera che, nella classifica, svettano i nomi della cinese Ant Group e della svedese Klarn, così come, ovviamente, i pesi massimi del settore Revolut, PayPal, Stripe, Tencent.

In tutto, la lista pullula anche di start up, pronte a plasmare il futuro del settore dei servizi finanziari.

Statista ha analizzato più di 1.500 società di fintech appartenenti a diversi segmenti di mercato, basandosi su alcuni parametri chiave, come il fatturato, il numero degli utenti, il totale dei fondi raccolti, per sfornare la top 200.

Le nove categorie considerate sono state le seguenti:

  • Il neobanking
  • I pagamenti digitali
  • Gli asset digitali
  • La pianificazione finanziaria digitale
  • Il wealth management digitale
  • La finanza alternativa
  • I prestiti alternativi
  • Le soluzioni di digital banking
  • Le soluzioni di business digitale

Per stilare la classifica, la CNBC ha diramato a marzo un avviso, dando alle fintech qualificate a far parte della classifica la possibilità di condividere ulteriori informazioni relative ai loro modelli di business, ai loro fatturati, ai volumi di transazione e ad altri dati chiave.

Statista ha esaminato più di 10.000 dati, inclusi bilanci annuali, siti rispettivi delle società e articoli vari sul settore.

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Le cinque fintech italiane presenti nella Top 200

Veniamo alle caratteristiche delle cinque società di fintech italiane che sono entrate a far parte della classifica delle prime 200.

Banca AideXa

La genesi di Banca AideXa è incisa nella dichiarazione di Roberto Nicastro, presidente del gruppo:

“Era la fine del 2017. Federico e io confidammo separatamente a un comune amico, Alessandro Decio, il desiderio di sviluppare una fintech specializzata per le piccole imprese: fu lui a rimetterci in contatto”, ricorda Nicastro, ripercorrendo la storia della fintech sul sito della banca. Il riferimento di Nicastro è a Federico Sforza, ceo di Banca AideXa.

Banca AideXa ha deciso di nascere proprio nel 2020.

“A giugno del 2020 abbiamo acquisito Fide SpA. Il mese successivo abbiamo iniziato a progettare X Instant: avremmo erogato il primo finanziamento a ottobre. A novembre del 2020 è nata AideXa Spa. Prima ancora di venire alla luce, avevamo già presentato la domanda per diventare quello che sentivamo di essere: una banca. A dicembre, facevano parte della squadra 30 AideXer”, si legge nel sito della fintech italiana.

“A gennaio del 2021 abbiamo raggiunto un milione di credito erogato: il mese successivo, abbiamo aperto X Instant al pubblico. A maggio, gli AideXer sono diventati 40. A giugno, siamo diventati Banca AideXa, pronta a ogni impresa. Luglio è stato il mese in cui abbiamo inaugurato Casa X e tagliato traguardi importanti. Oggi, siamo primi nella lista delle LinkedIn Top Startups italiane del 2021″.

I risultati dei primi mesi del 2023, ha reso noto la società, hanno confermato la corsa di Banca AideXa nel settore dei servizi finanziari alle PMI, al punto che “la fintech bank, fondata da Roberto Nicastro e Federico Sforza, supera oggi i 400 milioni di euro di finanziamenti erogati a supporto delle PMI italiane, quasi raddoppiando la sua crescita rispetto all’anno precedente grazie a un portafoglio prodotti e una base clienti sempre più ampia.

“Il 2023 ha visto inoltre il lancio di un nuovo prodotto dedicato agli imprenditori: X Conto, il primo conto corrente digitale a canone zero che offre alle imprese un tasso di rendimento sulla liquidità aziendale e servizi di pagamento dedicati”, ha reso noto la banca, ribadendo il suo impegno verso le microimprese.

FolkFunding

FolkFunding è invece una “Benefit Company nata nel 2013 dall’esperienza maturata nel campo del Crowdfunding, grazie all’ideazione allo sviluppo e alla gestione della prima piattaforma italiana del settore Produzioni dal Basso. Esperienza che, unita a specifiche competenze in ambito strategico e consulenziale”, ha permesso a quest’altra fintech italiana, di “essere punto di riferimento per il mercato italiano sui temi del Crowdfunding, del Crowdinvesting e della CSR, con un track record unico in materia di progettazione, gestione e curation”.

“Da Produzioni dal Basso, piattaforma leader in Italia per il Crowdfunding Donation Reward, a For Funding del Gruppo Intesa Sanpaolo – si legge nel sito di Folkfunding – progettiamo e sviluppiamo piattaforme per il Corporate Giving e per i grandi Enti Non Profit”.

ModeFinance

La triestina ModeFinance offre “applicazioni, servizi e soluzioni customizzate, integrabili con i tuoi processi aziendali, basate sulle più recenti tecnologie di Intelligenza Artificiale applicate all’analisi dei big data”.

Modefinance si presenta come Agenzia di Rating del Credito (CRA) secondo il Regolamento EC N.1060/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio.

La società triestina di fintech “è autorizzata ad emettere rating del credito sollecitati e non sollecitati, su imprese non finanziarie e banche”.

In particolare, i Credit Rating di Modefinance “sono elaborati con MORE, la metodologia di intelligenza artificiale alla base di tutte le nostre attività di rating sottoposte alla vigilanza di ESMA, l’authority Europea degli strumenti finanziari e dei mercati”.

Notarify

Notarify è leader nel settore Blockchain e digitalizzazione.

Sono più di 5.000 i professionisti e le aziende che notarizzano e firmano su Blockchain con Notarify3. Con la piattaforma Notarify3 i file vengono resi immutabili e certificati legalmente.

“Forniamo un’unica soluzione completa per il caricamento, la condivisione e la gestione dell’intero ciclo di vita dei documenti. Assicuriamo l’integrità e l’immutabilità dei file attraverso la Blockchain”, si legge nel sito Notarify.

Opyn

Opyn è l’altra società di fintech italiana presente nella classifica delle 200 top fintech a livello mondiale.

Lo scorso 20 luglio la società ha annunciato una nuova iniziativa finalizzata a “fornire liquidità alle piccole e medie imprese italiane”, che la vedrà agire “in qualità di abilitatore tecnologico a fianco di Azimut, Santander Corporate & Investment Banking (Santander CIB) e Banca Ifis”.

Opyn si definisce “una human fintech”.

“Attraverso la nostra tecnologia proprietaria offriamo servizi finanziari digitali e veloci che permettono ad aziende e istituti finanziari di crescere e innovare insieme a noi. Ogni giorno, semplifichiamo il lavoro di banche e istituti finanziari, facilitiamo l’accesso al credito per le Pmi e aiutiamo le aziende B2B ad aumentare le proprie vendite. Le nostre tre anime si possono declinare nelle parole: Fin + tech + human“.