Notizie Notizie Italia Ferrari: Goldman Sachs la vede a 170 euro, nuovi modelli (tra cui Roma) sosterranno ancora l’equity story

Ferrari: Goldman Sachs la vede a 170 euro, nuovi modelli (tra cui Roma) sosterranno ancora l’equity story

3 Dicembre 2019 15:52

Ferrari ancora protagonista a Piazza Affari. Il titolo della Cavallino Rampante avanza di circa l’1,5% a a 150,35 euro (massimo intraday a 152,85 euro), sostenuto dalla positiva valutazione di Goldman Sachs che conferma la raccomandazione di acquisto (rating buy) e alza il target price a 12 mesi a 170 euro. Da inizio anno la Rossa di Maranello ha messo a segno una crescita di circa +74% che le ha permesso di posizionarsi tra i 5 migliori titoli del Ftse Mib del 2019. E’ lievitata anche la market cap: Ferrari ha una capitalizzazione di mercato di 27,7 miliardi di euro, sempre più vicina ad acciuffare Generali (28,8 miliardi).

Goldman Sachs guarda al lancio dei nuovi modelli, soprattutto alla Coupé Roma

Solo poche settimane fa Ferrari ha presentato ufficialmente la nuova coupé Roma, dedicata alla Dolce Vita (nella foto). Proprio i nuovi modelli, tra cui Roma, continueranno a sostenere l’equity story Ferrari. Sono di questo parere gli analisti di Goldman Sachs che in un report dedicato al gruppo di Maranello scrivono: “Rimaniamo positivi su Ferrari dopo la presentazione dei nuovi modelli, tra cui la F8 Tributo, SF90 Stradale, F8 Tributo Spider, 812 GTS e Roma”, spiegano gli esperti della banca d’affari Usa. Le nuove vetture dovrebbero supportare anche i risultati finanziari di Ferrari finanziari fino al 2020/21, con Goldman Sachs che prevede un Ebit in crescita del 13%-11 per cento. Non solo, il mix dovrebbe restare solido: con l’accelerazione delle spedizioni della Ferrari Monza nei prossimi trimestri e con l’introduzione della SF90 e di GTS “ci attendiamo che il rapporto prezzo/mix resterà forte nel corso del 2020”.

Uno sguardo ai conti 2019 in uscita a febbraio

Goldman Sachs fa un passo ulteriore si sofferma su risultati di Ferrari per il 2019, che verranno pubblicati a inizio febbraio, che rappresentano potenzialmente un “catalizzatore positivo”. In quella occasione il management della Rossa di Maranello guidato da Louis Camilleri potrebbe rivedere al rialzo anche l’outlook. “L’esercizio 2019 può essere sulla buona strada per essere alla pari o addirittura in anticipo rispetto agli obiettivi finanziari 2020 – segnalano gli esperti della banca americana -, e stimiamo un Ebit per l’anno in corso di 946 milioni rispetto al target 2020 superiore a 900 milioni”. Di conseguenza, per Goldman Sachs “vedono un’alta probabilità che la società alzi i target 2020, con i ricavi oltre i 3,8 miliardi e il risultato operativo superiore a 900 milioni”.

Con il consensus che stima un Ebit già pari a 1,1 miliardi di euro (in linea con le stime di Goldman), “un upgrade delle previsioni nel 2020 è probabilmente ampiamente scontato. Tuttavia, vediamo anche una ragionevole probabilità che Ferrari aggiornerà nuovamente i suoi obiettivi del 2022, un evento che rappresenterebbe catalyst positivo per il titolo.

A inizio novembre Ferrari ha presentato al mercati i conti del terzo trimestre, caratterizzati da un Ebitda e ricavi oltre le attese. Nel dettaglio, il Cavallino Rampante ha riportato nel trimestre in esame ricavi netti per 915 milioni di euro, con una crescita del 9,2% a cambi correnti e del 7,1% a cambi costanti. Il consensus Bloomberg era fermo a 885 milioni. Oltre le attese anche l’Ebitda rettificato a 311 milioni dai 296 milioni del consensus. L’Ebit rettificato è stato pari a 227 milioni, +11,7% a cambi correnti o +4,4% a cambi costanti.

 

Il punto tecnico (a cura dell’ufficio studi di FinanzaOnline)

Il titolo Ferrari ha recentemente segnato nuovi massimi storici a 156 dollari. Il titolo prosegue dunque lungo la trend line rialzista di lungo corso, costruita sui minimi di dicembre 2018 e ottobre 2019. Si evidenzia però una divergenza su RSI sui massimi di luglio e novembre, ad indicare che la spinta al rialzo potrebbe momentaneamente essere in esaurimento. In ogni caso però servirebbe un segnale tecnico sui prezzi per confermare la divergenza. Il break della su citata trend line potrebbe avviare prese di profitto verso 140 euro. Un buon livello di rimbalzo per un titolo che continua ad aggiornare i massimi storici.