Notizie Notizie Italia Ferragamo strappa al rialzo nonostante crollo del 50% vendite a Hong Kong, adesso focus su impatti coronavirus su titoli lusso

Ferragamo strappa al rialzo nonostante crollo del 50% vendite a Hong Kong, adesso focus su impatti coronavirus su titoli lusso

29 Gennaio 2020 09:55

L’effetto Hong Kong non ha mancato di farsi sentire sui conti di Salvatore Ferragamo che chiude il quarto trimestre con ricavi piatti (a cambi costanti). La reazione positiva del mercato ai conti 2019 di Salvatore Ferragamo è comunque positiva e il titolo in avvio di giornata è arrivato a guadagnare oltre il 2% in area 17,5 euro. In generale si muove bene tutto il settore del lusso (Moncler +1%) complici anche i conti record di Lvmh nel 2019 e le parole rassicuranti di Bernard Arnault circa il contenimento degli effetti del coronavirus da parte delle autorità cinesi.

Spauracchio coronavirus per i titoli del lusso

Nell’ultima settimana le preoccupazioni sull’impatto dell’epidemia di coronavirus hanno provocato in deciso calo dei titoli del settore del lusso in quanto lo scoppio della malattia respiratoria è coinciso con le vacanze di Capodanno lunare cinese, periodo massimo di shopping turistico in Cina. Ieri Hong Kong ha annunciato un freno ai viaggi dalla Cina continentale nel tentativo di contenere il virus, che potrebbe fungere da ulteriore freno alla spesa. “Stiamo assistendo a una risposta estremamente forte e motivata dalla Cina – ha dichiarato il presidente e ceo di LVMH, Bernard Arnault, in un briefing a Parigi –  . Questa reazione avrà chiare conseguenze nella lotta contro questa epidemia”.

Rispetto alla pandemia della Sars 2003, oggi i colossi del lusso risultano decisamente più esposti al mercato cinese, che rappresenta circa un terzo delle vendite del settore rispetto a meno del 10% del 2003.

Ieri gli analisti di Ubs hanno stimato che, in caso di un calo della domanda cinese del 10% nel secondo trimestre 2020, l’impatto sugli utili per azione 2020 sarebbe forte soprattutto su Swatch (-7%), Richemont e Burberry (-4%). Impatti minori per le italiane Prada (-3%), Ferragamo (-2%) e Moncler (-1%). Impatto minimo dell’1% anche per i colossi Lvmh e Kering.

Numeri 2019 in lieve crescita per Ferragamo, sul IV trim. pesano le proteste a HK

Ferragamo ha chiuso il 2019 con ricavi consolidati pari a 1.377 milioni di euro, riportando un aumento del 2,3% a tassi di cambio correnti (+1,3% a cambi costanti) rispetto ai 1.347 milioni di euro registrati nell’esercizio 2018. I ricavi del quarto trimestre 2019 hanno registrato un aumento del 2,1% a tassi di cambio correnti e sono rimasti stabili (-0,1%) a cambi costanti. Numeri che sono leggermente sotto le stime di consensus Bloomberg che erano di +1,45% per i ricavi a cambi costanti sull’intero 2019.

Il canale distributivo retail di Ferragamo ha registrato, al 31 dicembre 2019, ricavi consolidati in aumento del 2,4% (+1,1% a tassi di cambio costanti), con un andamento del +1,1% a tassi e perimetro costanti (like-for-like), rispetto allo stesso periodo del 2018, seppur penalizzato da minori ricavi nel canale secondario. Nel solo quarto trimestre 2019 i Ricavi Retail sono saliti del 2% (-1,0% a tassi di cambio costanti), con un andamento like-for-like del +0,2%.

Il canale Wholesale ha riportato ricavi in aumento del 3,1% nel 2019 (+3% a tassi di cambio costanti), grazie soprattutto al buon andamento del canale Travel Retail. Nel solo quarto trimestre 2019 i ricavi Wholesale sono saliti del 2,6% a tassi di cambio costanti.

L’area Asia Pacifico si conferma il primo mercato in termini di ricavi per il Gruppo, in aumento del 1,1% nel 2019 (+0,7% a tassi di cambio costanti). I negozi diretti in Cina hanno registrato un solido aumento delle vendite, pari al +13,8% nell’intero esercizio 2019 (+12,6% a tassi di cambio costanti).

Lvmh sfonda muro dei 50 miliardi di ricavi

Le vendite di Lvmh toccano nuovi livelli record nel 2019 nonostante il rallentamento a fine 2019 dovuto alle proteste di Hong Kong che hanno intaccato la domanda cinese. Nel quarto trimestre 2019 le vendite hanno segnato un +8% su base organica dal +11% del trimestre precedente. Tasso di crescita leggermente sotto il +8,7% del consensus degli analisti.

Il 2019 del colosso del lusso guidato da Bernard Arnault si è chiuso con ricavi record pari a 53,7 miliardi di euro, in crescita del 15% annuo. La crescita organica risulta del 10%. L’utile netto è di 7,17 miliardi, in crescita del 13% rispetto al 2018.