Borsa Italiana regina d’Europa oggi, i pesi massimi Enel e Intesa tirano la volata
Martedì da incorniciare per Piazza Affari che recupera totalmente le forti perdite della vigilia e si distingue come la miglior borsa di giornata. Il Ftse Mib ha riguadagnato area 24 mila punti con un rally giornaliero di +2,61%. Una sponda arriva dal rally dei Btp e dal tentativo di recupero che sta caratterizzando oggi anche Wall Street in attesa dei conti di Apple in arrivo stasera dopo la chiusura dei mercati Usa.
Magic moment delle utility
L’effetto del marcato calo dei tassi di mercato ha messo le ali al settore delle utility con Enel (+2,93%) a contribuire al forte rialzo di Piazza Affari dall’alto del suo status di titolo di maggior peso del listino milanese. Molto bene anche gli altri pesi massimi del Ftse Mib, ossia Eni (+1,53%) e Intesa Sanpaolo (+2,24%).
Guardando ai titoli che hanno aggiornato oggi i massimi storici, spiccano le utility Hera (+4,04%) e Terna (+3,06%).
Atlantia strappa a oltre +6%
Tra i migliori titoli del listino milanese spicca l’exploit di Atlantia che ha guadagnato oltre il 6% oltre i 22 euro. A sostenere il titolo il titolo l’avanzare dell’ipotesi che l’eventuale revoca delle concessioni autostradali, in capo alla controllata Autostrade per l’Italia, si allontani. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero starebbe prendendo forza all’interno del Partito Democratico la posizione del ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, contraria alla revoca della concessione; il numero uno di via XX Settembre vorrebbe evitare una battaglia legale rischiosa; l’intento sarebbe quello di convincere Autostrade ad apportare un taglio del 5% delle tariffe autostradali da spalmare negli anni (impatto da 3-4 miliardi).
Vola la coppia Poste-Nexi
In spolvero oggi il titolo Poste Italiane (+4,18% a 11,08 euro) tornato a ridosso dei massimi storici. Il titolo del gruppo postale guidato da Matteo Del Fante è salito insieme a Nexi (+3,94%) sotto la spinta delle ultime indiscrezioni circa il futuro di Sia. Stando a quanto riferito oggi da Il Sole 24 Ore, Sia potrebbe portare avanti un doppio binario considerando l’Ipo entro la fine dell’anno e anche l’alternativa di una fusione con un altro player del settore dei pagamenti e in tal caso il nome più gettonato è quello di Nexi. Il controllo di Sia adesso è suddiviso tra Cdp Equity e Poste Italiane a seguito dell’uscita lo scorso autunno di F2i sgr e Hat sgr e, successivamente, Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Tra le banche spicca il +2,48% di Unicredit grazie al buy reiterato da UBS che in un report sulle banche italiana sottolinea come il titolo sia attraente ai livelli correnti (8 volte il PE 2020 atteso). “UniCredit rimane la nostra unica scelta Buy in Italia, con un target price invariato a 14,9 euro per azione, che offre un potenziale di rialzo del 20% circa”, rimarca UBS. Ubs, che si attende un quarto trimestre 2019 ampiamente in linea con la guidance, ritiene non giustificato lo sconto del 15% a cui tratta il titolo considerando anche il messaggio rassicurante che è stato dato sia sugli utili che sull’impegno ad aumentare il ritorno sul capitale.