Notizie Notizie Mondo Fed: Yellen, debolezza payrolls ha fatto sorgere dubbi. Economia deve fronteggiare “grandi incertezze”

Fed: Yellen, debolezza payrolls ha fatto sorgere dubbi. Economia deve fronteggiare “grandi incertezze”

6 Giugno 2016 17:18

L’aggiornamento relativo il mercato del lavoro a maggio ha fatto sorgere dubbi sull’andamento dell’economia statunitense che finiranno per condizionare i membri della Federal Reserve.  È quanto ha dichiarato il n.1 della Federal Reserve Janet Yellen nel corso di un intervento al World Affairs Council di Philadelphia.

Ci sono una serie di incertezze “da prendere in considerazione, che non è possibile evitare” e che influenzeranno l’outlook della prima economia. Tra questi troviamo l’indebolimento della crescita globale, il rallentamento degli investimenti delle imprese, la bassa produttività domestica e l’incertezza sugli sviluppi futuri dell’inflazione.

“Si tratta di incertezze di dimensioni considerevoli […] e quindi la nostra politica monetaria si baserà sull’evoluzione di questi fattori”. La Yellen non ha fornito dettagli temporali per il prossimo incremento dei tassi anche se il report sull’andamento del mercato del lavoro, che a maggio ha registrato il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (le c.d. non-farm payrolls) minore in sei anni (38 mila unità), ha fatto sorgere più di un dubbio sull’opportunità di una stretta nel meeting di luglio.

Dallo  0,25-0,5% attuale, gli esperti contattati da Bloomberg stimano un incremento del costo del denaro di 25 punti base al 4% nel meeting delle prossima settimana e al 30,9% in quello  in calendario a fine luglio. Più probabile un intervento a settembre (47,5%), novembre (50,8%) e dicembre (64,4%).

In qualunque caso i tassi saranno innalzati prima del raggiungimento dei target di inflazione e occupazione, poiché la politica monetaria influenza l’economia con un certo ritardo. “In un contesto di ulteriore miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e di nuovi progressi dell’inflazione in direzione dell’obiettivo del 2%, continuo a ritenere appropriata la normalizzazione dalle politiche monetarie espansive”, ha detto la chairperson.

“Anche se l’economia negli ultimi tempi ha avuto a che fare con un mix di forze contrastanti, credo ci siano buone ragioni per ritenere che i fattori positivi che hanno sostenuto la crescita dell’occupazione e l’aumento dell’inflazione continueranno ad avere la meglio sugli elementi negativi”.