La Fed taglia e si prepara a farlo ancora
Con una mossa largamente attesa dal mercato la Federal Reserve americana ha ridotto di mezzo punto percentuale i tassi sui Fed funds portandoli al 3%. Attesa perchè da giorni il consensus si era preparato a una manovra di questa entità e soprattutto perchè nonostante l’iniziale impennata degli indici azionari, Wall Street ha poi ritracciato, chiudendo sostanzialmente sulla parità.
Più rilevante è che la Fed abbia lasciato intendere che quella di ieri sera non sarà l’ultimo taglio, e che anzi lo stesso tipo di operazione potrebbe essere ripetuta a breve scadenza. “Proseguiremo a valutare le prospettive dell’economia – ha detto il presidente della banca centrale, Ben Bernanke, e agiremo in modo puntuale, se necessario, per fare i conti con i rischi”. Rischi che la stessa Fed ha rimarcato sulla crescita, minacciata dal “notevole stress” dei mercati. “I mercati – ha detto ancora Bernanke – restano sotto l’effetto di considerevoli pressioni. E il credito si è ristretto ancora per aziende e famiglie”. Nemmeno dall’immobiliare e dall’occupazione arrivano notizie migliori. “Recenti informazioni mostrano l’aggravarsi della contrazione immobiliare e un indebolimento del mercato del lavoro”, ha spiegato il presidente della Fed.Ecco così che per i prossimi vertici, in calendario per marzo e aprile il mercato già scommette per una nuova azione. Per il meeting del 18 marzo ad esempio è già previsto un taglio di almeno lo 0,25%. A rafforzare questa tesi anche la larghissima maggioranza con cui all’interno del Federal Open Market Committee è stata assunta la decisione di ieri. Nove i voti favorevoli e un solo dissenziente, il presidente della Fed di Dallas, Richard Fisher.
Con la mossa di ieri, con cui è stato tagliato dello 0,5% anche il tasso di sconto (sceso al 3,5%), la banca centrale americana ha portato a compimento una delle manovre più aggressive della sua storia. I tassi d’interesse sono stati infatti ridimensionati complessivamente di 2,25 punti percentuali in quattro mesi e di ben 1,25 punti in soli otto giorni (comprendendo la riduzione di 75 punti base varata con un meeting straordinario).