Notizie Criptovalute Febbre da Bitcoin fa 90(mila), altro +10%. I rischi della crypto Trump frenesia

Febbre da Bitcoin fa 90(mila), altro +10%. I rischi della crypto Trump frenesia

Pubblicato 12 Novembre 2024 Aggiornato 12 Novembre 2024 21:27

Bitcoin sempre più inarrestabile. Gli investitori cripto stanno comprando a mani basse bitcoin e le altre crypto. Oggi la valuta digitale ha toccato nuove vette sull’onda lunga delle attese di allentamento normativo favorevole al mondo cripto con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.

Altro +10% per i Bitcoin e prezzi più che raddoppiati nel 2024

Il Bitcoin è arrivato a segnare un boom di +10% nelle ultime 24 ore e ha sfiorato il muro dei 90.000 dollari (massimo a $89.995 secondo Coindesk) dopo aver già aperto con il botto la nuova settimana.

Rispetto ai minimi del 6 novembre a 66.700 dollari, la criptovaluta ha aggiunto quasi 24mila dollari. Il CoinDesk 20 Index, che prende in considerazione il più ampio mercato delle criptovalute, ha guadagnato il 35% dalle elezioni Usa.

Spicca il +48% nelle ultime 24 ore del Dogecoin che ha dato seguito alla sua forte crescita per il quarto giorno consecutivo. La cripto meme nata per gioco e spesso al centro dei tweet di Elon Musk, che negli scorsi anni la accreditata anche come mezzo di pagamento per i gadget Tesla negli shop online, è balzata sopra i 41 centesimi martedì mattina per la prima volta da maggio 2021, quando ha stabilito un record di poco più di 70 centesimi. Dogecoin ha quasi triplicato il suo valore negli ultimi 30 giorni.

Frenesia in attesa di crypto Trump

Trump durante la sua campagna elettorale non ha nascosto il suo appoggio agli asset digitali e l’affermazione netta dei repubblicani rende molto concreta la prospettiva di un Congresso con legislatori pro-crypto. Trump ha promesso di fare degli Stati Uniti la “capitale delle criptovalute del pianeta” e di creare una riserva strategica di bitcoin.

Gli investitori puntano anche su controlli meno severi rispetto a quelli visti con la Sec presieduta da Gary Gensler, che Trump intende sostituire con un esponente pro-crypto.

Da inizio anno il bitcoin ha più che raddoppiato il proprio valore con afflussi record nei nuovi Etf statunitensi approvati a inizio 2024. Dopo le statunitensi Usa si è assistito a un boom dei volumi sugli Etf. Giovedì 7 novembre gli Etf bitcoin hanno registrato afflussi netti record per 1,38 miliardi di dollari, secondo i dati di Citigroup.

“Il bitcoin si conferma come l’asset class più remunerativa del 2024, del 2023 e dell’ultimo decennio. Decorrelata dalle altre asset class per cui migliora il profilo rischio-rendimento di un portafoglio diversificato”, rimarca Ferdinando Ametrano, ad di CheckSig che non vede come fonte di preoccupazione la volatilità del bitcoin. “Queste fluttuazioni riflettono il naturale processo di scoperta del valore di un asset innovativo, simile ai cicli vissuti da Amazon nei primi anni 2000 durante la bolla delle dot-com. Come per internet e l’e-commerce, la volatilità di Bitcoin è legata all’evoluzione e all’adozione di un’innovazione destinata a trasformare i mercati. E, infatti, la volatilità di Bitcoin è paragonabile a quella degli altri campioni di rendimento del decennio come Amazon, Apple, Netflix, Nvidia e Tesla”.

“La comunità delle valute digitali si mostra molto fiduciosa che il duo Donald Trump+Elon Musk possa portare avanti riforme e cambiamenti significativi – argomenta Filippo Diodovich, strategist di IG – da una regolamentazione più semplice e chiara a un maggiore supporto finanziario a livello federale alla ricerca per innovare le blockchain, dal ridurre le tasse sui capital gains su cryptos all’introduzione di agevolazioni fiscali per gli imprenditori nel comparto delle blockchain. Una vera e propria rivoluzione digitale made in America”.

I rischi di un eccesso di entusiasmo

Una frenesia e un entusiasmo che potrebbero risultare un po’ troppo eccessivi e avere come conseguenza violenti dietrofront, come già successo in passato. Inoltre, l’insediamento di Donald Trump avverrà solamente dal 20 gennaio 2025 e ancora non è ben chiaro quali saranno le priorità del presidente. Secondo Diodovich le priorità saranno le guerre e dazi con Cina, quindi il rischio è che i mercati stiano scontando prima del dovuto le possibili politiche in favore del mondo cripto come era stato promesso in campagna elettorale.

“Crediamo, tuttavia, che sia molto difficile che nel breve periodo possano essere implementati tutti quei cambiamenti tanto richiesti dagli utenti delle valute digitali – aggiunge – . E come ben sappiamo in politica il dietrofront è sempre dietro l’angolo. Valutiamo, quindi, che il movimento positivo possa avere una vita breve, forse verso l’obiettivo di 100 mila dollari, per poi mostrare una correzione significativa”.