Fear & Greed Index: avidità domina sui mercati ma forse è troppa. Segnale di possibile inversione
Entra in territorio di “avidità estrema” il Fear & Greed Index, indice che esamina alcuni indicatori per determinare se i trader tendono all’avidità o alla paura. Cerchiamo di capire come funziona questo indice e perché questi valori di eccesso dovrebbero indurre gli investitori a fermarsi e riflettere.
Fear & Greed Index, cos’è e come funziona?
Il Fear & Greed Index (indice della paura e dell’avidità), elaborato da CNN Business, è un indicatore di sentiment di mercato che cerca di misurare il livello di paura o avidità degli investitori. Questo indice si basa su una combinazione di sette diversi indicatori che misurano alcuni aspetti del comportamento del mercato azionario. Essi sono lo slancio del mercato, la forza del prezzo delle azioni, l’ampiezza del prezzo delle azioni, le opzioni put e call, la domanda di obbligazioni spazzatura, la volatilità del mercato e la domanda di beni rifugio.
L’indice attribuisce a ciascun indicatore lo stesso peso nel calcolo di un punteggio da 0 a 100, dove cento rappresenta la massima avidità e zero segnala la massima paura. Il principale utilizzo del Fear & Greed Index è quindi quello di identificare l’alternanza tra fasi di paura e avidità estrema caratteristiche dei mercati finanziari. Alti livelli di paura possono indicare un mercato in ipervenduto, mentre alti livelli di avidità possono indicare un mercato in ipercomprato. Il momento più significativo si verifica quando l’indice, uscendo dalle fasi estreme di paura o avidità, si orienta verso aree meno estreme, segnalando così una possibile inversione di tendenza. La teoria si basa sulla logica secondo cui un’eccessiva paura tende a far scendere i prezzi, mentre un’eccessiva avidità tende ad avere l’effetto opposto.
Il Fear & Greed Index viene utilizzato principalmente per valutare il sentiment di mercato. Essendo che molti investitori sono emotivi, gli indicatori di paura e avidità possono allertare i trader sulle proprie emozioni e pregiudizi che possono influenzare le loro decisioni. Se combinato con i fondamentali e altri strumenti analitici, l’indice può essere un modo utile per valutare l’andamento del mercato. Tuttavia, è importante sottolineare che il Fear & Greed Index non è da considerare come un indicatore definitivo per le decisioni di investimento ma va contestualizzato e utilizzato insieme ad altre analisi e metodi di valutazione.
Dove si trova ora il Fear & Greed Index?
Di recente, il Fear & Greed Index è entrato nuovamente in fase di eccesso a 77, cioè di “avidità estrema” (immagine sopra). Questo valore dovrebbe indurre gli investitori a fermarsi e riflettere. Come si può vedere dal grafico sottostante, l’ultima volta che ha raggiunto questi livelli è stato lo scorso luglio e da lì ha preso il via una fase ribassista durata oltre due mesi.
È però importante sottolineare che il raggiungimento di determinati livelli non implica l’immediata inversione di tendenza. Questo indice può infatti identificare situazioni di eccesso che possono persistere e influenzare i mercati per periodi anche prolungati. Come abbiamo detto prima, il momento più significativo si verifica quando l’indice, uscendo dalle fasi estreme di paura o avidità, si orienta verso aree meno estreme, segnalando così una possibile inversione di tendenza. Per ora, non vi sono indicazioni di una tale inversione e pertanto sarebbe prematuro anticipare qualsiasi movimento. È tuttavia importante monitorare l’indice in questa fase di mercato, poiché gli operatori che per ora sono solo circospetti e più cauti, potrebbero in futuro cambiare in fretta opinione e invertire la tendenza in atto, ovvero da rialzista a ribassista.
Dato che stiamo attraversando una fase di “avidità estrema” sui mercati, è doveroso citare la frase di Gordon Gekko (Michael Douglas) nel famoso film “Wall Street” del 1987 diretto da Oliver Stone:
“L’avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l’avidità è giusta, l’avidità funziona, l’avidità chiarifica, penetra e cattura l’essenza dello spirito evolutivo. L’avidità in tutte le sue forme: l’avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l’umanità”.
Cosa ci dicono i 7 indicatori del Fear & Greed Index?
Come abbiamo detto prima, il Fear & Greed Index si basa su una combinazione di sette diversi indicatori che misurano alcuni aspetti del comportamento del mercato azionario. Essi sono: lo slancio del mercato (market momentum), la forza del prezzo delle azioni (stock price strenght), l’ampiezza del prezzo delle azioni (stock price breadth), le opzioni put e call (put and call options), la volatilità del mercato (market volatility), la domanda di beni rifugio (safe haven demand) e la domanda di obbligazioni spazzatura (junk bond demand). L’indice tiene conto anche quanto questi singoli indicatori si discostano dalle loro medie mobili specifiche.
1) Slancio del mercato (market momentum)
È utile osservare i livelli del mercato azionario rispetto a dove sono stati negli ultimi mesi. Quando l’S&P 500 è al di sopra della sua media mobile a 125 giorni, è un segnale di slancio positivo (caso attuale). Ma se l’indice è al di sotto di questa media, significa che gli investitori stanno diventando nervosi.
2) Forza del prezzo delle azioni (stock price strenght)
Alcuni grandi titoli possono distorcere le performance del mercato. È importante anche sapere quanti titoli stanno andando bene rispetto a quelli che sono in difficoltà. Questo mostra il numero di azioni sul NYSE (New York Stock Exchange) ai massimi di 52 settimane rispetto a quelle ai minimi di 52 settimane. Quando ci sono molti più massimi che minimi, questo è un segnale rialzista e segnala l’avidità (caso attuale).
3) Ampiezza del prezzo delle azioni (stock price breadth)
Il mercato è composto da migliaia di azioni scambiate. Ogni giorno, gli investitori acquistano e vendono attivamente titoli azionari. Questo indicatore esamina la quantità, o il volume, delle azioni del NYSE che stanno aumentando rispetto al numero di azioni che stanno diminuendo. Un numero alto è un segnale rialzista (caso attuale). Il Fear & Greed Index utilizza l’aumento del volume degli scambi come segnale di avidità.
4) Opzioni put e call (put and call options)
Le opzioni sono contratti che danno agli investitori il diritto di acquistare o vendere azioni, indici o altri titoli finanziari ad un prezzo e ad una data predeterminati. Le put sono opzioni di vendita mentre le call sono opzioni di acquisto. Quando il rapporto tra put e call diminuisce, di solito è un segno che gli investitori stanno diventando più euforici. Un rapporto inferiore a 1 è considerato rialzista (caso attuale).
5) Volatilità del mercato (market volatility)
Il VIX è un indice calcolato dalla Chicago Board Options Exchange (CBOE) per misurare le aspettative di volatilità implicita del mercato nei prossimi 30 giorni. Il VIX viene calcolato prendendo come riferimento i prezzi ponderati delle opzioni put e call a 30 giorni sull’indice S&P 500 e per questo tenta quindi di misurare la volatilità (ovvero le fluttuazioni di prezzo) dello S&P 500, l’indice che segue l’andamento delle 500 aziende americane con la maggior capitalizzazione. Gli investitori analizzano quindi l’andamento del VIX per misurare il livello di rischio sul mercato azionario e proprio per questa sua natura l’indice è chiamato anche indice della paura o di stress del mercato.
Il VIX spesso scende nei giorni in cui il mercato è rialzista e sale quando le azioni crollano. Ma la chiave è guardare il VIX nel tempo: tende ad essere più basso nei mercati rialzisti e più alto quando i venditori hanno il controllo. Il Fear & Greed Index utilizza la minor volatilità del mercato come segnale di avidità (caso attuale).
6) Domanda di beni rifugio (safe haven demand)
Le azioni sono più rischiose delle obbligazioni. Ma nel lungo periodo l’azionario premia rispetto ai bond. Tuttavia, le obbligazioni possono sovraperformare le azioni nel breve periodo. L’indicatore sicuro mostra la differenza tra i rendimenti dei titoli del Tesoro e quelli azionari negli ultimi 20 giorni di negoziazione. Le obbligazioni ottengono risultati migliori quando gli investitori hanno paura. Il Fear & Greed Index utilizza la crescente domanda di beni rifugio come segnale di paura.
7) Domanda di obbligazioni spazzatura (junk bond demand)
Le obbligazioni spazzatura comportano un rischio di default maggiore rispetto ad altre obbligazioni. I rendimenti obbligazionari (o il rendimento che si ottiene investendo in un’obbligazione) diminuiscono quando i prezzi salgono. Se gli investitori bramano obbligazioni spazzatura, i rendimenti diminuiscono. Allo stesso tempo, i rendimenti aumentano quando le persone vendono. Pertanto, una differenza (o spread) più piccola tra i rendimenti dei titoli spazzatura e quelli dei titoli di Stato più sicuri è un segnale che gli investitori si stanno assumendo maggiori rischi (caso attuale). Uno spread più ampio indica maggiore cautela.