Notizie Notizie Italia FCA vede ripartenza più vicina: +30% dai minimi, focus su iniezione liquidità e addio al dividendo

FCA vede ripartenza più vicina: +30% dai minimi, focus su iniezione liquidità e addio al dividendo

7 Aprile 2020 12:16

In volata anche oggi i titoli della galassia Agnelli, in particolare FCA, che cavalcano la speranza che il periodo di lockdown finisca prima del previsto alla luce del rallentamento dei casi di Covid-19 sia in Europa che negli Usa. Il titolo FCA è arrivato stamattina a guadagnare oltre il 9% a 7,266 euro; balzo di oltre il 6% anche la holding Exor e oltre +4% per CNH e Ferrari.

Ottimismo dettato dagli ultimi dati sui contagi su entrambe le sponde dell’Atlantico sospinge i titoli automotive, tra i più penalizzati dal lockdown con stop produttivi previsti fino al 14 aprile per le varie FCA, CNH e Ferrari.

Dai minimi pluriennali a 5,51 euro toccati lo scorso 19 marzo nell’intraday, il titolo FCA è rimbalzato di oltre il 30%, anche se risulta ancora il peggior performer Ytd di tutto il Ftse Mib con -45% circa. 

Nodo dividendo e rumor su aumento riserve di liquidità

Intanto FCA ha riprogrammato l’assemblea annuale dei soci slittata in avanti di due mesi. La decisione ha anche come conseguenza il rinvio della delibera sul dividendo ordinario 2019 di € 1,1 miliardi comunicato all’epoca della conclusione del Combination Agreement con PSA. Lo scenario più probabile adesso, rimarcavano ieri gli analisti di Equita, è quello della cancellazione o il rinvio almeno del dividendo ordinario sia di Fca che di Psa. Anche Fidentiis prevede che il Lingotto, così come PSA, annullerà il dividendo ordinario 2019.

Intanto obiettivo comune delle due promesse spose è aumentare le riserve di liquidità in vista della programmata fusione. Secondo quanto riferito a Reuters da una fonte vicina alla situazione, le due case automobilistiche si sarebbero rivolte alle banche per assicurarsi la liquidità di cui hanno particolarmente bisogno e FCA in particolare pare stia guardando alle garanzie sul debito approvate ieri sera dal governo a sostegno delle società italiane.

Con accesso a schema decreto liquidità sarò addio automatico al dividendo

Fca, che ha sede legale nei Paesi Bassi ma gestisce vari impianti in Italia, potrebbe avere accesso allo schema governativo che offre oltre 400 miliardi di euro di liquidità e prestiti bancari alle imprese colpite dalla pandemia. Tuttavia come al momento non sono state prese decisioni e dal Lingotto non commentano l’indiscrezione.

Se il gruppo presieduto da John Elkann deciderà di richiedere gli aiuti messi a disposizione dal governo italiano allora scatterà automaticamente lo stop del dividendo.

Il mese scorso Fca si è assicurata una linea di credito da 3,5 miliardi di euro, con una scadenza iniziale di 12 mesi che può essere estesa di altri sei e che va ad aggiungersi a linee di credito esistenti per 7,7 miliardi.

A dicembre, Fca e Psa hanno raggiunto un accordo vincolante per creare il quarto gruppo automobilistico al mondo, con il 50% della nuova entità in mano agli azionisti di ciascuna società e nell’ambito dell’accordo, Fca distribuirà agli investitori un dividendo speciale da 5,5 miliardi di euro. Ma fonti vicine alla situazione sostengono che per FCA non è così saggio “liberarsi di così tanta cassa”. Per gli analisti di Jefferies la fusione è cruciale per la competitività delle due società nel lungo termine ma alcuni aggiustamenti sono “inevitabili”.