Notizie Notizie Italia FCA rinasce con sprint finale (+12%), tra analisti i Buy abbondano. Per Equita la fusione con PSA si farà (ma con qualche modifica)

FCA rinasce con sprint finale (+12%), tra analisti i Buy abbondano. Per Equita la fusione con PSA si farà (ma con qualche modifica)

Pubblicato 24 Marzo 2020 Aggiornato 25 Marzo 2020 10:17

Tenta di risalire la china il titolo FCA, uno dei più martoriati dell’ultimo mese e che rischia di pagare più di altri l’emergenza Covid-19 considerando che gli ultimi giorni stanno confermando che l’epicentro della pandemia potrebbe spostarsi dall’Europa agli Usa, come prospettato oggi dall’OMS. Stati Uniti che sono il mercato chiave per le sorti del Lingotto.

Oggi il titolo ha segnato un rialzo superiore al 12,8% a 6,64 euro, allontanando i minimi a oltre tre anni toccati settimana scorsa a 5,8 euro. Il titolo fino a ieri era il peggiore del Ftse Mib da inizio 2020 con un saldo negativo di oltre-50%.

Il consensus sul titolo Fca evidenza una netta maggioranza degli analisti positivi sul titolo. Il 68,2 per cento degli analisti dicono Buy (dati Bloomberg), livello più alto a oltre 5 anni, mentre il 27,3% ha rating Hold e solo il 4,5% dice Sell. Il prezzo obiettivo medio è di 15,86 euro, ben sopra le quotazioni attuali e con un potenziale upside del 150%.

Hanno confermato oggi il rating buy su FCA gli analisti di Equita con prezzo obiettivo rivisto però al ribasso del 35% a 10,9 euro.

Settimana scorsa era emersa la possibilità di uno slittamento della fusione FCA-PSA e secondo alcuni analisti il titolo scontava il rischio elevato che il dividendo straordinario da 5,5 mld di euro previsto prima della fusione potesse saltare o essere più che dimezzato.

Fusione non a rischio, ma qualche termine potrebbe cambiare

Il recente crollo del titolo (-51% rispetto al -41% dello Stoxx auto & Parts), direttamente legato alle temute conseguenze della pandemia COVID-19, ha portato ad un vistoso allargamento dello spread FCA-PSA come se il deal dovesse saltare. Su questo argomento, a prescindere dell’entità dell’inevitabile revisione delle stime, la sim milanese mette in evidenza tre punti focali:

1) la fusione FCA-PSA non è a rischio: quanto peggiore è lo scenario macroeconomico tanto maggiore è l`interesse reciproco a finalizzare una fusione sempre più indispensabile per ottenere sinergie altrimenti impensabili. Per entrambe non vediamo concrete alternative percorribili a meno che ci sia un intervento dello stato francese.

2) non sono escluse revisioni dei termini: per evitare stress finanziario sarebbe ragionevole ridurre/posticipare i dividendi (2.2bn equamente suddivisi) e in subordine quelli straordinari (5.5bn di FCA)

3) l’attuale shock macroeconomico metterà a dura prova le strutture finanziarie di tutti i car-maker. In base alle nostre nuove stime del mercato auto globale (-10% YoY) riteniamo che il FCF di FCA+PSA possa ridursi di oltre 5 mld. Non pensiamo che la struttura finanziaria sia a rischio anche in caso di mercato più debole perché dispone di elevata liquidità (circa 33 mld) in grado di assorbire 1.5bn di bond di FCA che scadono nel 2020 (PSA ha meno di 0.1bn di rifinanziare); in secondo luogo parte dei capex possono essere posticipati ( circa 2-2,5 mld); terzo, dispone di ulteriori committed lines (>7bn); quarto, può ridurre i dividendi (circa 2 mld). Inoltre, Equita non esclude interventi del sistema bancario e/o governativi.

Equita stima per il 2020 un adj. EBIT a -29% a 4,8 mld per FCA (vs guidance ritirata di oltre 7 mld), adj. net profit 34% a 2,8 mld (=adj. EPS 1.8 vs guidance ritirata 2.8PS). “La visibillità resta bassa per tutti, ma sono inespressi i rilevanti benefici della fusione”, conclude Equita.

 

Settimana scorsa, Insieme all’annuncio dello stop alla produzione fino a fine marzo in Nord America, FCA ha detto che la guidance  2020 non è più raggiungibile a seguito del radicale cambio di scenario di mercato. Il ceo Mike Maley ha riferito che FCA valuterà l’impatto sull’attuale guidance finanziaria di tutte le misure assunte all’interno della società e delle condizioni macroeconomiche collegate all’emergenza Coronavirus. “Forniremo un aggiornamento sulla nostra guidance finanziaria quando avremo completato tale valutazione ed avremo sufficiente visibilità sulle condizioni di mercato”, ha specificato Manley.
I target indicati da FCA prima del diffondersi della pandemia sono di EBIT adjusted oltre i 7 miliardi di euro, EPS diluito adjusted sopra i 2,80 euro e free cash flow industriale oltre i 2 miliardi di euro.