FCA pregusta l’ok UE a nascita Stellantis, doppio rumor fa sfrecciare il titolo in Borsa
Si va verso il via libera dell’Unione Europea alla fusione tra FCA e PSA che porterà alla nascita del gruppo Stellantis. Le rassicurazioni arrivate le scorse settimane dai due gruppi avrebbero fugato i dubbi dei funzionari di Bruxelles sull’impatto dell’operazione di integrazione sul mercato europeo dei veicoli commerciali. Nel dettaglio, stando a quanto riportato dall’agenzia Reuters, i due colossi auto sarebbero riusciti a convincere la Commissione UE proponendo un rafforzamento della collaborazione tra i francesi e Toyota (con cui ha una joint venture sui veicoli commerciali). Parigi aumenterebbe la capacità produttiva dedicata alla jv e venderebbe furgoni a un prezzo vicino al prezzo di costo.
La Commissione Europea aveva avviato a giugno un’indagine legata alla possibile riduzione dei livelli della concorrenza sul mercato dei veicoli commerciali leggeri all’interno dell’UE.
Verso la nascita del 4° gruppo auto al mondo
Lo scorso mese i due gruppi hanno modificato alcuni termini dell’accordo di fusione per tenere conto dell’impatto della pandemia. Riviste le stime dele sinergie che a regime saranno di oltre 5 miliardi annui, rispetto ai 3,7 miliardi originariamente stimati. Circa il 40% dei risparmi proverrà dalle spese relative ai prodotti, un altro 40% dagli acquisti e il 20% da altre aree, come marketing, IT e logistica. I costi totali stimati una tantum di implementazione per raggiungere queste sinergie sono aumentati da 2,8 miliardi sino a un massimo di 4 miliardi.
La fusione, annunciata a fine 2019 e che si prevede di finalizzare entro il primo trimestre 2021, creerà il quarto più grande costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi.
Il nuovo gruppo avrà sede in Olanda e sarà quotata alle borse di Parigi, Milano e New York. Carlos Tavares, attuale ceo di Psa, sarà amministratore delegato, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni. La presidenza andrà a John Elkann, attuale presidente di FCA.
Scatto del titolo a Piazza Affari
Il titolo FCA ha trovato vigore in Borsa posizionandosi oggi in testa al Ftse Mib con +3% circa a quota 11,44 euro. Si tratta dei nuovi massimi da febbraio con quotazioni più che raddoppiate rispetto ai minimi di marzo.
Il trend positivo di FCA in Borsa va avanti ormai da aprile. Il titolo del Lingotto ha inanellato ben sei mesi consecutivi di saldi positivi in Borsa e anche ottobre si appresta a chiudersi in forte spolvero.
Settimana scorsa una sponda al rally è arrivata dall’update relativo al lancio della 500 elettrica. Il presidente di FCA, John Elkann, ha dichiarato che sono già oltre 12mila gli ordini per il nuovo modello elettrico, dei quali l’80% arriva dall’estero. Il target di produzione è di 80mila auto. FCA questa settimana (28 ottobre) diffonderà i conti del terzo trimestre 2020.
Mercato guarda anche a spin-off Comau
Un altro rumor riguarda invece l’accelerazione della selezione del team di management in Comau in vista del processo di spin-off di Comau, che dovrebbe avvenire dopo la finalizzazione della fusione tra FCA e PSA prevista entro il primo trimestre 2021.
Alla fine del 2019, Comau ha registrato 317 milioni di euro ricavi e un utile netto di 3,7 milioni di euro. “Con lo spin-off di Comau, gli azionisti di Stellantis (ovvero gli azionisti di FCA e PSA) riceveranno azioni Comau, che saranno quotate sul mercato”, rimarcano gli esperti di Intesa Sanpaolo che indicano buy su FCA con target price a 15,3 euro. EXOR sarà il principale azionista. Gli esperti di Intesa valutano Comau circa 1,6 miliardi di euro, il che implica un rapporto EV/vendite a 2,1x basato su un confronto con i peers.