Fca cala l’asso, dividendo straordinario da 2 mld. Ma arriva taglio target liquidità netta 2018
Maxi dividendo straordinario da 2 miliardi di euro per Fiat Chrysler Automobiles (FCA). Il gruppo del Lingotto ha annunciato oggi la distribuzione della cedola straordinaria legata alla cessione di Magneti Marelli per 6,2 mld a CK Holdings. Il dividendo straordinario si aggiunge all’arrivo della distribuzione di un dividendo annuale ordinario nella primavera del 2019, nella misura del 20% degli utili, come presentato lo scorso giugno al Capital Markets Day. Sarà il primo dividendo ordinario da quando nel 2014 ci fu la fusione tra Fiat e Chrysler portando alla nascita di FCA.
Il titolo ha reagito bene all’annuncio della cedola straordinaria ed è virato in positivo per poi tornare a cedere alle vendite con il mercato scottato dal taglio del target di liquidità. Alle 14:18 segna un calo dell’1,7% sotto quota 14 euro.
Terzo trimestre solido grazie a boom Jeep e Ram in area Nafta
FCA riporta nel terzo trimestre un EBIT adjusted record a 2 miliardi di euro con margine al 6,9%, inclusa Magneti Marelli. battute le attese di consensus Bloomberg che vedevano l’ebit adj a 1,92 mld. Spicca il risultato record per NAFTA a 1,9 miliardi di euro (+51%), con margine record al 10,2% trainato dai nuovi modelli Jeep e Ram. In recupero l’area LATAM con un progresso del 41% nonostante il deterioramento economico in Argentina e gli effetti negativi dei cambi.
Recupera l’area Emea, Maserati paga ancora calo volumi in Cina
L’area EMEA è in calo per effetto della transizione verso la Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure (WLTP) ed il correlato effetto prezzi negativo. Infine l’APAC è in flessione a causa dei minori volumi in Cina e del beneficio riconosciuto lo scorso anno per i rimborsi assicurativi di Tianjin. Maserati in calo per effetto della diminuzione dei volumi in Cina ed Europa.
Utile scende del 38%
L’utile netto adjusted risulta in crescita del 51% a 1,4 miliardi di euro. L’utile netto risulta invece in calo del 38% a 0,6 miliardi di euro con costi di 0,7 miliardi di euro relativi alle problematiche del diesel negli Stati Uniti. I ricavi netti trimestrali sono pari a 28,8 miliardi di euro, con un aumento del 9% (+11% a parità di cambi di conversione) per la crescita delle consegne e il positivo effetto prezzi e mix. L’indebitamento netto industriale è stato pari a 0,2 miliardi di euro, tenuto conto dei versamenti discrezionali anticipati effettuati ai piani pensionistici per 0,6 miliardi di euro al netto delle imposte.
Target operativi confermati, ma taglia quello su liquidità
Confermati in target operativi per il 2018, mentre è stato rivisto quello sulla liquidità netta industriale che riflette il riallineamento della produzione alla domanda attesa ed i versamenti discrezionali anticipati effettuati ai piani pensionistici, al netto delle imposte.
I target 2018 sono quindi:
• Ricavi netti: 115-118 miliardi di euro
• EBIT adjusted: 7,5-8 miliardi di euro
• Utile netto adjusted: circa 5 miliardi di euro
• Liquidità netta industriale: 1,5 – 2 miliardi di euro rispetto ai circa 3 miliardi di euro indicati in precedenza.