Gas naturale TTF in risalita dai minimi di febbraio. Ecco cosa sostiene i prezzi e i livelli da osservare
I prezzi europei del gas naturale si sono rafforzati nell’ultimo mese a causa del rallentamento dello stoccaggio. Tuttavia, le prospettive degli analisti rimangono ribassiste.
L’approvvigionamento di gas rallenta ad aprile
I prezzi europei del gas naturale hanno registrato una discreta volatilità ad aprile. I futures del gas TTF sono stati scambiati da poco più di 25 euro/MWh all’inizio di aprile a quasi 34 euro a metà mese, per poi ricadere sotto i 30 euro entro la fine del mese. Tuttavia, all’inizio di maggio i prezzi sono nuovamente aumentati. “La riduzione dei flussi di gas norvegese verso l’Europa e un’ondata di freddo tardivo in gran parte del continente hanno aumentato la domanda di riscaldamento nella seconda metà di aprile” commentano gli analisti di ING.
Lo stoccaggio del gas in Europa, prosegue ING, “è rimasto stabile per diverse settimane al 62% (anche se più recentemente è aumentato al 64%). Di conseguenza, lo stoccaggio è passato dai massimi record stagionali all’inizio di aprile ad essere più allineato ai livelli visti nel 2020 alla fine di aprile. Sebbene il ritmo di aumento delle scorte sia stato inferiore al normale per la seconda metà di aprile, riteniamo che l’Europa raggiungerà il 100% di stoccaggio pieno prima dell’inizio della prossima stagione di riscaldamento. Ciò dovrebbe mantenere una pressione al ribasso sui prezzi e prevediamo ancora che il TTF raggiunga una media di 25 euro/MWh per il resto della stagione di iniezione”.
Rischi sulla fornitura russa
“I flussi di gasdotti russi attraverso l’Ucraina e il TurkStream sono aumentati significativamente durante la stagione di riscaldamento 23/24. Gli afflussi totali tra ottobre 2023 e marzo 2024 sono stati di quasi 14,5 miliardi di metri cubi, in aumento rispetto ai 10 miliardi di metri cubi dello stesso periodo dell’inverno precedente” commenta ING.
Tuttavia, proseguono gli esperti, “esiste un rischio per la maggior parte dei flussi di gasdotti russi verso l’Europa. L’accordo di transito di Gazprom con l’Ucraina scade alla fine di quest’anno e l’Ucraina ha chiarito che non ha intenzione di estenderlo. Ciò mette a rischio circa 15 miliardi di metri cubi di offerta annua, circa il 5% del totale delle importazioni dell’UE”.
Esiste la possibilità per la Russia di aumentare marginalmente i flussi tramite TurkStream. Tuttavia, conclude ING, “l’Europa dovrebbe ancora sostituire la maggior parte di questa offerta con altre. Dato l’aumento della fornitura di GNL nell’ultima parte di quest’anno e fino al 2025, riteniamo che l’Europa riuscirà a farcela se questa fornitura russa verrà persa. Tuttavia, i prezzi probabilmente continueranno a salire per un possibile stop. Il mercato sarà inoltre sempre più cauto riguardo alla possibilità che il GNL russo venga incluso nelle sanzioni europee in futuro”.
Il punto tecnico sul gas TTF
Dal punto di vista grafico, il future del gas naturale TTF presenta un andamento ribassista nel medio periodo, mentre nel breve termine si sono visti segnali di miglioramento. In particolare, dai massimi di ottobre dello scorso anno, la materia prima ha avviato una fase discendente che è culminata il 23 febbraio sul minimo a 22,8 euro/MWh. Da qui il gas TTF ha cercato di risollevarsi come si può vedere dalla trendline rialzista di breve periodo costruita sui minimi di febbraio e aprile di quest’anno (linea azzurra). Nella seconda metà di aprile la commodity ha fallito per tre volte in poche sedute il superamento della resistenza a 34 euro, tornando poi al test del supporto a 28 euro che per il momento ha impedito ulteriori ribassi.
Il gas TTF si trova ora in area 30 euro e sono due i livelli da monitorare. Al rialzo, troviamo una resistenza dinamica rappresentata dalla trendline ribassista di medio periodo costruita sui massimi di ottobre 2023 e aprile 2024 (linea viola) che, se infranta, potrebbe aprire la strada verso 34 e 36,9 euro, dove nei pressi passa anche la media mobile a 200 periodi (linea arancione). Al ribasso, invece, il supporto da tenere monitorato si colloca a 28 euro, dove transita anche la trendline rialzista citata prima. La rottura di tale area di prezzo potrebbe generare debolezza con target 24,7 e 22,9 euro.
Ultimo prezzo: 30,8 euro.
Supporti: 28; 24,7; 22,9 euro.
Resistenze: 34; 36,9 euro.