Notizie Notizie Italia Exor diventa il primo azionista di PartnerRe e alza l’offerta a 6,8 miliardi

Exor diventa il primo azionista di PartnerRe e alza l’offerta a 6,8 miliardi

12 Maggio 2015 11:49

Exor ha annunciato in una nota di aver alzato l’offerta per rilevare la compagnia di riassicurazione PartnerRe, portandola da 130 a 137,5 dollari per azione in contanti. La valorizzazione complessiva sale da 6,4 a 6,8 miliardi. “Exor richiede ora al Consiglio di amministrazione di PartnerRe di raccomandare la proposta chiaramente superiore e totalmente in denaro”.

La holding guidata da John Elkann ha inoltre annunciato di essere il principale azionista di PartnerRe.“La serietà della proposta di Exor è ulteriormente comprovata dalla decisione di investire 572 milioni di dollari in PartnerRe, che rappresenta il 9,32% delle azioni ordinarie in circolazione”.

La società di riassicurazione ha già rifiutato l’offerta da 6,4 miliardi di dollari di Exor, preferendo portare avanti il progetto di fusione con Axis Capital Holdings.  “Exor continua a ritenere che il Consiglio di amministrazione di PartnerRe abbia condotto finora un processo difettoso e abbia erroneamente descritto il contenuto dei suoi colloqui”.

“Infatti PartnerRe ha rivisto l’Amalgamation Agreement con Axis con l’obiettivo di ostacolare l’acquisto della Società da parte di concorrenti, prevedendo, tra l’altro, una penale per il recesso dal contratto di entità sproporzionata e ha introdotto limitazioni alla possibilità di PartnerRe di prendere in considerazione offerte alternative”. La proposta della holding della famiglia Agnelli incorpora un premio del 10% rispetto al valore implicito di US$ 125,17 per ciascuna azione PartnerRe previsto dal nuovo Amalgamation Agreement.

Pur respingendo la proposta iniziale, il Cda di PartnerRe “ha riconosciuto nei fatti la superiorità dell’operazione proposta da Exor,  provando a definire un nuovo accordo con Axis, con condizioni che continuano a essere inferiori”. La nuova proposta, totalmente in denaro, “aumenta ulteriormente il divario e fornisce inequivocabilmente agli azionisti la possibilità di ottenere un valore superiore”.