Europa: boom di investimenti stranieri. Vincono Uk, Francia e Germania. Italia fuori dai giochi
L’Europa attira gli investimenti stranieri come mai successo prima. I dati pubblicati oggi da EY (ex Ernst & Young) sono eloquenti. Nel 2014 circa 4.341 progetti sono stati annunciati in tutta Europa (compresa la Russia), vale a dire un 10% in più rispetto all’anno prima. Un aumento che amplifica il balzo registrato nel 2013. Questi progetti dovrebbero portare alla creazione di oltre 185.500 posti di lavoro, “un livello record”, secondo EY. Senza contare che questo conteggio non include i progetti puramente immobiliari o quelli in alberghi, ristoranti e negozi. “Il trend è destinato a continuare quest’anno”, ha dichiarato Marc Lhermitte, uno degli autori di questo studio. Il ritorno, anche se timido, della crescita in Europa incoraggia i gruppi stranieri a investire nel Vecchio continente. A questo si aggiunge la debolezza dell’euro, che alimenta la competitività delle esportazioni e dunque la produzione.
Dove vanno gli investimenti?
La Gran Bretagna è il primo Paese a beneficiare di questa tendenza. Con 887 progetti annunciati nel 2014, il Paese resta la meta privilegiata degli investimenti stranieri nel Vecchio continente. Un successo legato, secondo lo studio, alla specializzazione nella finanza e nei servizi alle imprese, alla sua apertura agli investitori così come all’iper-flessibilità del mercato del lavoro. Seconda classificata è la Germania, con 763 progetti. “Attira soprattutto le attività industriali e i Paesi emergenti asiatici, che ne fanno una base di espansione verso l’Europa dell’Est e la Russia”, spiegano gli esperti di EY. Al terzo gradino del podio europeo si trova la Francia, con 608 progetti (+18%) riguardanti soprattutto le attività industriali.
Grande esclusa dai giochi è invece l’Italia. Scorrendo la classifica delle prime 10 destinazioni preferite dagli investimenti stranieri in Europa, si vedono la Polonia, la Turchia e anche la Spagna e l’Irlanda, ma del Belpaese nessuna traccia.