Eurolandia cresce più del previsto nel II trimestre trainata dalla locomotiva tedesca
Indicazioni decisamente positive dalla crescita europea relativa al secondo trimestre del 2010. Il prodotto interno lordo dell’eurozona nei mesi da aprile a giugno è salito dell’1% t/t e dell’1,7% a/a. Lo si evince dalla prima lettura preliminare diffusa oggi. Le attese erano per un rialzo dello 0,7% t/t e dell’1,4% a/a. Il ritmo di crescita del secondo trimestre risulta il più elevato dal 2006. A sostenere l’economia europea contribuisce il balzo delle esportazioni nel mese di giugno, favorito anche dalla debolezza della moneta unica europea. La crescita mensile delle esportazioni a giugno è stata del 5,2%.
A fare da traino all’economia dell’eurozona è stata la Germania. La prima economia continentale ha evidenziato un progresso trimestre su trimestre del 2,2 per cento. Le attese del mercato erano ferme a +1,3% t/t. A livello tendenziale il progresso risulta del 3,7% (+2,1% il consensus). Per la Germania si tratta addirittura del ritmo di crescita più elevato dalla riunificazione.
Tra gli altri Paesi dell’eurozona rialzo oltre le attese anche per il pil francese (+0,6% t/t), +0,9% per quello olandese. Il dato relativo all’Italia era stato rilasciato dall’Istat settimana scorsa, con un progresso dello 0,4% su base trimestrale e dell’1,1% a livello tendenziale, ritmo più elevato dal 2007.
Prima della diffusione dei dati odierni, le stime del mercato erano di una crescita del pil dell’eurozona nell’ordine dell’1% nel 2010. Ieri il bollettino della Bce ha mostrato una certa cautela sulle prospettive per l’economia Ue. Il ritmo di crescita dell’economia dell’Euro Zona è infatti attese “moderato” e “discontinuo” nel lungo termine. “Nel secondo trimestre del 2010 – rimarca la Bce – la crescita del Pil dell’area dell’euro mostra un miglioramento riconducibile, in larga misura, a effetti temporanei. E anche i dati del terzo trimestre risultano migliori delle attese”.