GM accelera su dossier Ipo grazie anche al pieno di utili nel II trimestre
Un ritorno a Wall Street in grande stile. E’ quello a cui stanno lavorando alacremente negli ultimi mesi nel quartier generale di General Motors a Detroit, con l’ausilio di Washington visto che il governo americano risulta detentore del 61% di Gm a seguito della bancarotta. Secondo le ultime indiscrezioni che citano persone familiari al dossier, Gm sta lavorando per raccogliere dall’Ipo tra i 12 e i 16 miliardi di dollari. Si tratterebbe della seconda maggior quotazione di sempre per la Borsa di New York, dietro soltanto a quella di Visa (19,7 mld $ nel marzo del 2008). Il filing del documento di quotazione alla Sec, la Consob americana, dovrebbe avvenire domani. I dettagli dell’ammontare dell’Ipo si conosceranno però solo in un secondo momento e non saranno contenuti nella prima documentazione che andrà alla Sec.
Il portavoce del gruppo non ha voluto commentare queste indiscrezioni sottolineando come l’Ipo avrà luogo quando le condizioni saranno mature sia per quanto riguarda il gruppo sia per quanto concerne il mercato. Il ceo di Gm, Ed Whitacre, ha sottolineato che vi sarà un road show nelle prossime settimane per testare il sentiment degli investitori. Gm è uscita dalla bancarotta un mese fa (10 luglio).
Strada verso l’Ipo spianata anche dai positivi riscontri trimestrali. General Motors ha inanellato il secondo trimestre consecutivo in utile. Nel dettaglio il colosso automobilistico di Detroit ha archiviato i mesi da aprile a giugno con un utile netto di 1,3 mld di dollari, pari a 2,55 dollari per azione, in crescita dagli 1,66 dollari del primo trimestre del 2010. Si tratta dell’utile trimestrale più elevato degli ultimi 6 anni. I ricavi si sono attestati a 33,2 miliardi di dollari. L’ebit trimestrale risulta di 2,03 mld di dollari. Nell’ultimo trimestre Gm ha venduto 2,2 mln di vetture, in crescita rispetto agli 1,9 mln dello stesso periodo 2009.