Eurogruppo, Moscovici rilancia critiche contro manovra. Premier Conte stizzito, si comporti da commissario Ue’
Coro di critiche contro la manovra del governo M5S-Lega. Ma da Algeri il premier Giuseppe Conte replica stizzito alle ennesime accuse, in particolare di Pierre Moscovici. Il commissario francese si lascia andare a quelle che il presidente del Consiglio reputa dichiarazioni politiche. Di fatto, prima della riunione dell’Eurogruppo dedicata alla proposta italiana della legge di bilancio, Moscovici ha detto che la manovra non è buona per il popolo italiano in quanto, facendo salire il debito, andrà a detrimento dei più poveri.
Il premier italiano non ha affatto gradito il commento e ha replicato che “la libertà delle idee è importante, ma mi aspetto da un commissario europeo un atteggiamento cauto”. Di fatto, ha continuato, “la posizione del governo italiano è che ci sediamo con le interlocuzioni europee” e che “siamo disponibili a un dialogo franco e costruttivo”.
Ancora Conte:
“Non rispondo alle dichiarazioni ogni volta. Rispondiamo con atti ufficiali e ci sediamo nelle sedi formali. Alcune di queste dichiarazioni, parlo in particolare di quelle di Moscovici, riguardano il dibattito politico in corso, che è appassionante, ma che nulla ha a che vedere con l’azione istituzionale della commissione europea. Non credo che Moscovici in quanto commissario europeo debba partecipare al dibattito”.
Insomma, il premier ha precisato:
“Io voglio parlare nelle sedi appropriate, non voglio neanche immaginare che la Commissione Ue sia condizionata da valutazioni di ordine politico che sarebbero inappropriate”.
Certo, non si può certo dire che Moscovici sia stato l’unico a lasciarsi andare a dichiarazioni di merito o a moniti di vario tipo. Un altro è stato il ministro delle Finanze, sempre francese, Bruno Le Maire, che ha detto di condividere “la valutazione della Commissione europea”, aggiungendo:
“La Commissione ha teso la mano, spero che il governo italiano accetti questa mano tesa”. Le Maire ha anche precisato che “la Francia non è qui per dare lezioni”.
Italia messa sotto pressione anche dal numero due della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, che ha ricordato:
“La posizione della Commissione è chiara: ci aspettiamo una documento di bilancio rivisto entro il 13 novembre visto che quello attuale prevede, invece di un miglioramento del deficit/Pil strutturale dello 0,6%, come chiedeva la Commissione, un peggioramento strutturale dello 0,8%”.
Anche Dombrovskis non è stato avaro di critiche verso Roma:
“L’Italia in effetti sta agendo apertamente non in linea con le regole; ma non si tratta solo delle regole, noi diciamo anche che c’è in gioco anche lo sviluppo economico. Già ora, l’Italia sta pagando interessi molto più alti per il proprio debito pubblico, e ci sono anche conseguenze sull’economia reale, per le imprese e per i prestiti ai consumatori, e alla fine tutto questo potrebbe rallentare l’economia italiana ancora di più”.
Monito molto simile quello del numero uno dell’Eurogruppo, Mario Centeno, che ha auspicato la presentazione di un nuovo progetto di bilancio, da parte del governo M5S-Lega, che rispetti le regole dell’Unione europea.
A tal proposito, Moscovici ha detto – dopo aver incontrato, secondo alcune fonti, il ministro dell’economia Giovanni Tria – di essere convinto che il suo interlocutore “abbia capito che l’Italia deve agire nell’ambito delle regole“.
“Ma sta a lui dirlo”, ha aggiunto il commissario.
Moscovici ha poi negato le indiscrezioni riportate nei giorni scorsi da alcuni giornalisti, secondo cui il prossimo 21 novembre l’imposizione di sanzioni contro l’Italia sarebbe diventata possibile. I rumor sono stati bollati dal commissario come “fake news”.
Manovra, pronta la procedura dell’Ue per deficit eccessivo: decisione il 21 novembre. Da allora diventano legalmente possibili sanzioni pecuniarie della Ue all’Italia https://t.co/Y6UoEy1PA7
— Federico Fubini (@federicofubini) November 1, 2018