Eurogruppo, Moscovici su manovra: ‘sanzioni il prossimo 21 novembre? Una fake news’
In occasione della riunione dell'Eurogruppo, dove si parlerà della legge di bilancio del governo M5S-Lega, il Commissario Ue Pierre Moscovici ha tenuto a precisare che non è vero che l'Italia rischia sanzioni a partire dal prossimo 21 novembre. Le indiscrezioni erano state lanciate da Federico Fubini de Il Corriere della Sera e da Politico.eu.
In particolare Fubini aveva scritto un articolo sul Corriere della Sera, indicando la data del 21 novembre quale quella in cui le sanzioni della Commissione europea all'Italia sarebbero diventate possibili:
"A meno di cambi di rotta sostanziali, il 21 novembre l'Italia tornerà dove non si trovava da cinque anni: nella gabbia di regole, pressioni e sorveglianza di una procedura europea per deficit eccessivo - si legge nell'articolo di Fubini - Poche volte in tempi recenti si era registrato un consenso tanto ampio nella Commissione Ue per una scelta così rilevante, secondo varie voci convergenti dall’interno dell’istituzione. Ma tutti i giri di tavola fra il presidente Jean-Claude Juncker, i vicepresidenti e il resto di commissari — con la parziale eccezione del francese Pierre Moscovici — sono arrivati alla stessa conclusione: accelerare l'applicazione del cosiddetto «braccio correttivo» del Patto di stabilità".
Fubini aveva rilanciato le indiscrezioni anche su Twitter:
"Manovra, pronta la procedura dell'Ue per deficit eccessivo: decisione il 21 novembre. Da allora diventano legalmente possibili sanzioni pecuniarie della Ue all’Italia
In particolare Fubini aveva scritto un articolo sul Corriere della Sera, indicando la data del 21 novembre quale quella in cui le sanzioni della Commissione europea all'Italia sarebbero diventate possibili:
"A meno di cambi di rotta sostanziali, il 21 novembre l'Italia tornerà dove non si trovava da cinque anni: nella gabbia di regole, pressioni e sorveglianza di una procedura europea per deficit eccessivo - si legge nell'articolo di Fubini - Poche volte in tempi recenti si era registrato un consenso tanto ampio nella Commissione Ue per una scelta così rilevante, secondo varie voci convergenti dall’interno dell’istituzione. Ma tutti i giri di tavola fra il presidente Jean-Claude Juncker, i vicepresidenti e il resto di commissari — con la parziale eccezione del francese Pierre Moscovici — sono arrivati alla stessa conclusione: accelerare l'applicazione del cosiddetto «braccio correttivo» del Patto di stabilità".
Fubini aveva rilanciato le indiscrezioni anche su Twitter:
"Manovra, pronta la procedura dell'Ue per deficit eccessivo: decisione il 21 novembre. Da allora diventano legalmente possibili sanzioni pecuniarie della Ue all’Italia