Intesa Sanpaolo cerca di superare la crisi in Borsa, ecco cosa attendersi dai conti terzo trimestre
Archiviata la pratica stress test confermandosi la banca italiana patrimonialmente più solida, Intesa Sanpaolo si appresta a diffondere i conti relativi al terzo trimestre 2018. Un importante banco di prova per vedere se l’istituto guidato da Carlo Messina riuscirà a contenere gli effetti negativi su redditività e patrimonializzazione dello scenario più avverso dovuto all’inasprirsi delle tensioni sul fronte spread.
I conti trimestrali arriveranno domani a metà giornata con consueta conference call del ceo Carlo Messina prevista alle ore 15.00.
Crisi in Borsa
Il titolo Intesa Sanpaolo ha pagato dazio negli ultimi mesi scivolando ai minimi pluriennali (minimo a 1,88 euro toccato lo scorso 25 ottobre), con un saldo negativo del da inizio anno di circa il 29% (solo Banco Bpm ha fatto peggio tra le banche con un calo del 33%). La capitalizzazione è scesa a 34,4 miliardi con la crisi dello spread, iniziata a maggio con l’emergere del’ipotesi di un governo M5S-Lega, che ha portato il titolo a segnare un eloquente -38% in meno di sei mesi.
Ecco le attese per il terzo trimestre
Le stime degli analisti per il terzo trimestre 2018 sono di un utile netto di 920 milioni di euro, con ricavi totali a 4,24 miliardi. Considerando l’intero 2018 l’utile netto è atteso a 3,75 miliardi con utile operativo adj a 8,65 mld e ricavi oltre quota 18 mld (-21,7% a/a). Secondo l’analisi di Bloomberg Intelligence (BI) la diversificazione delle entrate probabilmente aiuterà la banca a evitare un eccessivo rallentamento dopo la debolezza del 2° trimestre, con il calo del margine di interesse netto che sarà probabilmente più che compensato dai proventi da interessi sul portafoglio finanziario.
L’attenzione degli analisti sarà rivolta anche ai ratio patrimoniali con CET 1 atteso al 13,6% (+10 pb a livello organico) con gli investitori che guarderanno ai possibili riferimenti nella conference call all’incidenza dello spread sui ratio patrimoniali.
Analisti moderatamente positivi, ma Goldman passa a Sell
La maggioranza degli analisti che coprono il titolo Intesa Sanpaolo è positiva. Il 48,4% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), il 48,8% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold).
Il prezzo medio indicato dagli analisti è 2,73 euro con quindi un potenziale upside del 38,6% rispetto ai prezzi attuali. Negli ultimi mesi il prezzo medio indicato dagli analisti è sceso progressivamente (sei mesi fa era 3,47 euro). Ultima in ordine di tempo a tagliare il giudizio su Intesa è stata Goldman Sachs che ha tagliato il rating a “Sell” con target price a 1,95 euro, sostanzialmente in linea con le quotazioni attuali, ritenendo che la solidità della banca non eviterà di subire i contraccolpi del deterioramento dello scenario macroeconomico.
Il settore bancario è quello di maggior peso sull’indice Ftse Mib con oltre il 23% del totale. Intesa Sanpaolo è il titolo di maggior peso tra le banche con il 9,8% (dati Ftse Russell al 31/10/2018), seguito da Unicredit con l’8,39%.
Sempre domani toccherà UBI Banca. Mercoledì 7 sarà il turno di Unicredit e Banco BPM.