Notizie Criptovalute ETF su Ethereum negli Usa, semaforo verde dalla SEC: lo scenario per le crypto

ETF su Ethereum negli Usa, semaforo verde dalla SEC: lo scenario per le crypto

Pubblicato 24 Maggio 2024 Aggiornato 5 Giugno 2024 11:05

La decisione della SEC in merito agli ETF spot su Ethereum è arrivata e ha confermato le indiscrezioni di inizio settimana. L’autorità ha approvato le richieste di quotazione di otto Exchange Traded Funds che investono direttamente in ether, primo passo verso l’approvazione definitiva. Ecco la reazione dei mercati, i retroscena e le conseguenze di questa decisione.

Da SEC ok a quotazione ETF su Ethereum, primo passo per lancio prodotti

Le autorità di regolamentazione statunitensi hanno dato il via libera al NYSE e al Nasdaq per quotare otto ETF spot su Ether. La mossa della Securities and Exchange Commission rappresenta il primo passo importante verso la negoziazione degli ETF che investono direttamente sulla seconda maggiore criptovaluta, in scia a quanto avvenuto a gennaio per Bitcoin.

Tuttavia, manca ancora l’approvazione dei moduli S-1 che consentiranno ai gestori finanziari (tra cui BlackRock, Fidelity, Invesco e Ark Invest) di emettere i nuovi prodotti presso il pubblico. Il regolatore non ha fornito indicazioni su quando questo accadrà.

I retroscena della decisione della Sec

Il semaforo verde della SEC è arrivato dopo i rumors dei giorni scorsi, che avevano spinto verso l’alto le quotazioni del token. Secondo alcune fonti, infatti, l’autorità ha contattato gli emittenti e le borse (Nasdaq e CBOE) in merito alle richieste pendenti, chiedendo documentazioni aggiuntive e lasciando intendere che l’iter per l’approvazione stava andando nella giusta direzione.

Una chiara richiesta che la SEC ha rivolto ai richiedenti è stata quella di rivedere i loro prodotti in modo da escludere la componente di “staking” sugli ether detenuti dagli emittenti di ETF, ossia una sorta di rendimento aggiuntivo per la detenzione del token.

Nel frattempo, mercoledì, la Camera del Congresso statunitense ha votato a favore di un disegno di legge che ridurrebbe l’influenza della SEC sulle criptovalute e istituirebbe la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) come principale regolatore del settore. In attesa del passaggio al Senato, la Casa Bianca si è detta contraria al disegno nella sua forma attuale, chiedendo un proseguimento della collaborazione con il Congresso per una maggiore regolamentazione che tuteli consumatori e investitori.

Reazione contenuta per Ethereum

Le avvisaglie dei giorni scorsi hanno innescato un rally del prezzo di Ether, facendolo passare da poco più di $3.000 a oltre 3.700 dollari, con un guadagno superiore al 20%. Ora l’asset digitale viene scambiato per poco più di 3.600 dollari.

L’ok della SEC alle richieste di quotazione è stato dunque accolto in maniera neutrale, ma secondo alcuni analisti l’approvazione definitiva degli ETF su Ether potrà spingere le quotazioni verso i 4.000 dollari già toccati a marzo in scia al rally del Bitcoin.

Da inizio anno, Ethereum mostra un progresso superiore al 60%, persino superiore a quello della più importante criptovaluta (+58%). Il Bitcoin potrebbe a sua volta beneficiare dell’ampliamento della base di investitori in crypto, anche dal punto di vista reputazionale.

Secondo CoinMarketCap, Ether ha una capitalizzazione di mercato di circa 450 miliardi di dollari, circa ad un terzo di quella di Bitcoin e pari al 18% del valore di mercato totale delle criptovalute.

I dubbi della SEC sulle criptovalute

La SEC si è a lungo opposta alle richieste di ETF spot sulle criptovalute, ma si è dovuta piegare dopo una sentenza favorevole a Grayscale, che aveva contestato il rifiuto della sua domanda per un prodotto analogo sul Bitcoin.

Questo ha contribuito a dare il via libera ai fondi quotati in borsa sulla più nota valuta digitale, aprendo la strada per ulteriori approvazioni, come sta avvenendo ora per Ethereum, complice anche un cambio di rotta da Washington sul tema.

A gennaio, il presidente della SEC Gary Gensler ha chiarito che la sua agenzia “non approvava né appoggiava Bitcoin” e ha definito la decisione “il percorso più sostenibile da seguire” dopo la sconfitta in tribunale. Un concetto ribadito anche nelle ultime ore, in cui Gensler ha confermato la sua reticenza a consentire il lancio di prodotti di investimento in criptovalute sul mercato statunitense, alla luce delle numerose frodi e truffe riscontrate nel settore (come nel caso del fondatore di FTX Sam Bankman-Fried).

Le implicazioni del via libera agli ETF su Ethereum

In primis, l’approvazione degli ETF su Ether consentirà un “accesso più semplice a questo asset digitale, con una maggiore protezione e salvaguardia”, come affermato da Invesco e Galaxy, che auspicano un pronto via libera al lancio dei prodotti.

L’emissione di ETF spot su Ethereum potrebbe anche facilitarne l’inclusione all’interno di fondi pensionistici e altre forme di investimento collettivo del risparmio, portando ad una maggiore accettazione da parte del pubblico per una tipologia di asset che suscita ancora sospetti.

Per quanto riguarda il mercato delle criptovalute nel complesso, è probabile che gli investitori aumentino le scommesse sui prossimi criptoasset che potrebbero ottenere il via libera al lancio di ETF spot.

Decisione SEC su Ethereum “pietra miliare per adozione criptovalute”

Come sottolineato da Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital, “gli ETF Spot su Bitcoin avevano già attirato l’attenzione del mondo finanziario tradizionale, sia per l’ingresso su questo mercato dei principali player della finanza mondiale (come BlackRock, Fidelity Investments e Franklin Templeton), che per il grande afflusso di denaro da parte degli investitori, con l’acquisto in soli tre mesi di oltre 200.000 Bitcoin e una importante crescita di valore del mercato delle criptovalute. In seguito, ricorda Serra, “è stata la volta di Hong Kong, dove in aprile la Securities and Futures Commission (SFC) ha approvato il lancio di ETF spot sia su Bitcoin che su Ethereum.”

La decisione di ieri della SEC su Ether “costituisce sicuramente un’altra pietra miliare verso l’adozione delle criptovalute da parte delle istituzioni finanziarie su scala globale”, nonché “un ulteriore passo verso la convergenza tra finanza tradizionale e digitale”.

Secondo l’esperto, il via libera dell’autorità agli ETF su Ethereum potrebbe spingere il token “oltre la soglia dei 4.000 dollari, aumentando la probabilità di raggiungere nuovi massimi storici nei prossimi 12 mesi”.