EssilorLuxottica nella “Champions League”: prima “italiana” sopra 100 mld di capitalizzazione
Il sogno del fondatore Leonardo Del Vecchio si è finalmente avverato la “sua” EssilorLuxottica ha varcato ieri la soglia dei 100 miliardi di capitalizzazione di mercato, prima azienda “italiana” a superare questa pietra miliare. Entrando così a pieno titolo in quelle che lo stesso Del Vecchio aveva battezzato come la “Champions League” delle società, in cui accedevano quelle che superavano il muro dei 100 miliardi di market cap.
Ieri le azioni del gigante italo-francese degli occhiali e delle lenti da vista hanno guadagnato circa il 2% sulla Borsa di Parigi, chiudendo la seduta a 221,9 euro, per un valore complessivo di 101,5 miliardi di euro. In questo momento il titolo mostra un lieve calo, ma si mantiene sopra la market cap storica raggiunta ieri.
Fatturato in aumento nel trimestre e da inizio anno
L’entusiasmo di Borsa ha fatto seguito ai dati positivi sul fatturato riportati venerdì scorso. La società, che ha sede a Parigi, ha annunciato di essere in una “solida traiettoria di crescita” con ricavi consolidati del terzo trimestre pari a 6,4 miliardi di euro, un aumento del 4% a cambi costanti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (del 2,3% a cambi correnti). Il fatturato è cresciuto anche del 4,9% dall’inizio del 2024.
La crescita è stata mantenuta “grazie al contributo di tutte le aree geografiche e di tutti i businesses”, hanno detto in un comunicato congiunto Francesco Milleri, presidente e amministratore Delegato, e Paul du Saillant, Vice Amministratore Delegato di EssilorLuxottica. “Guardiamo al quarto trimestre con fiducia e confermiamo i nostri obiettivi a lungo termine, incluso l’impegno a sostenere l’innovazione e l’evoluzione dei nostri settori negli anni a venire”, hanno aggiunto i manager.
Partnership con Meta sempre più strategica
Elemento chiave della crescita, sottolinea l’azienda, è la partnership high-tech con Meta nello sviluppo di occhiali intelligenti, come “categoria rivoluzionaria nell’ambito del digital eyewear”. Quest’anno la collaborazione con il colosso di Menlo Park si è consolidata in un impegno a lungo termine e le due aziende pianificano di portare sempre maggiore innovazione e funzionalità al loro marchio “flagship”, gli occhiali da sole Ray-Ban Meta.
I Ray-Ban Meta sono dotati di una fotocamera integrata e di auricolari “open ear” per ascoltare podcast, libri, musica e anche di rispondere a comandi vocali. In Nord America è anche disponibile un’integrazione delle funzionalità di Meta AI, che offre maggiori possibilità di adattamento e interazione in tempo reale con gli utenti.
“La collaborazione con Meta unisce perfettamente il design iconico dei nostri occhiali con tecnologie all’avanguardia, creando prodotti davvero unici. Insieme alle nuove funzionalità legate all’intelligenza artificiale di Meta, anche l’offerta diventa sempre più ampia e ogni aggiornamento migliora l’esperienza dell’utente, rendendo i nostri prodotti più intuitivi e accessibili. “, ha detto recentemente Rocco Basilico, chief wearables officer di EssilorLuxottica, commentando l’annuncio di nuove funzionalità agli occhiali Ray-Ban Meta.
La fusione con Essilor e il “sogno” di Del Vecchio
Leonardo Del Vecchio fondò Luxottica nel 1961 ad Agordo, nel cuore delle Dolomiti, con una dozzina di impiegati che realizzavano componenti per occhiali da vendere ad aziende più grandi. Prima di morire nel 2022, a 87 anni stabilì l’obbiettivo di sfondare i 100 miliardi di capitalizzazione. Fu lui a presiedere alla fusione con la francese Essilor, per assicurarsi che l’azienda gli sopravvivesse per molti anni a venire. Il suo diretto successore è stato proprio Francesco Milleri, a cui era già stato conferito l’incarico di amministratore delegato nel 202o.
EssilorLuxottica è il maggior produttore e commerciante mondiale di occhiali e lenti a contatto e il valore di mercato è aumentato di 40 miliardi di euro durante la gestione Milleri. La famiglia Del Vecchio, attraverso la holding di famiglia Delfin, è il primo azionista e detiene il 32% della società.
Oggi EssilorLuxottica ha 190mila dipendenti ed è presente in oltre 150 paesi. L’azienda è proprietaria di diversi marchi iconici, tra cui Ray-Ban e Oakley, e produce montature per marchi di lusso come Prada e Armani.
Quando è morto, Del Vecchio era secondo solo alla famiglia Ferrero nella classifica degli italiani più ricchi, con un patrimonio di 25,7 miliardi di euro, secondo il Bloomberg Billionaire Index.