Notizie Asset Class Commodity Eni-Petronas, ecco la newco nell’Oil & Gas di Malesia e Indonesia

Eni-Petronas, ecco la newco nell’Oil & Gas di Malesia e Indonesia

17 Giugno 2025 09:42

Business combination per Eni e Petronas. Le due major hanno firmato a Kuala Lumpur un accordo quadro che pone le basi per la creazione di una nuova società a partecipazione congiunta, che gestirà gli asset in Indonesia e Malesia.

Un’operazione che sostiene il titolo, complice anche un prezzo del petrolio in rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a luglio passa di mano a 72,40 dollari al barile con una crescita dello 0,88% mentre il Brent con consegna ad agosto è scambiato a 73,91 dollari al barile con un avanzamento dello 0,93%. Le azioni Eni hanno così aperto la seduta a +0,54% in una Piazza Affari negativa.

Il nuovo satellite

L’operazione allarga il perimetro dei “satelliti” di Eni. Le unit specializzate (come Plenitude ed Enilive) che il gruppo sta valorizzando con l’ingresso di soci di minoranza. Il progetto che segue quanto già raggiunto con le attività upstream in Norvegia e Angola con la creazione di Var Energy e Azule sarà sarà quindi il quarto satellite dell’upstream.

“Questa firma – si legge in una nota – rappresenta una tappa fondamentale e segna l’allineamento finale raggiunto da Eni e Petronas sulla valutazione dei rispettivi asset e costituirà la base per gli accordi finali che Eni e Petronas prevedono di firmare entro la fine del quarto trimestre 2025, in seguito al completamento della due diligence finanziaria”. La nuova società inizialmente produrrà 300.000 barili al giorno e, dopo alcuni anni, 500.000 barili al giorno e possederà 3 miliardi di barili di petrolio equivalente in riserve e circa 10 miliardi di risorse esplorative.
“Questo – ha detto Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni – è un altro passo significativo verso la nuova società che Eni e Petronas hanno concordato di creare in Indonesia e Malesia, generando sinergie in termini di asset, competenze e capacità finanziarie, in un modello di trasformazione che rafforza ulteriormente l’enorme potenziale dei due Paesi.

La nuova società avrà un forte impatto locale sulla produzione di gas, portando ulteriore energia, infrastrutture e occupazione a beneficio sia dell’Indonesia che della Malesia. E avrà anche l’opportunità di valorizzare ulteriormente un incredibile portafoglio combinato di circa 1.400 miliardi di metri cubi di potenziale esplorativo aggiuntivo a basso rischio. Sia Eni che Petronas hanno informato il governo indonesiano e quello malese dei progressi dell’operazione. La transazione finale sarà soggetta alle approvazioni governative, normative e dei partner.

Eni e il petrolio

Da quando Israele ha attaccato l’Iran, i prezzi del petrolio hanno invertito la rotta favorendo società del settore come Eni, Saipem e Tenaris. In particolare, secondo Ing, i prezzi del petrolio sono di nuovo in aumento dopo che il presidente Donald Trump ha chiesto l’evacuazione di Teheran. Le sue dichiarazioni, in contrasto con il precedente ottimismo sul fatto che il conflitto Israele-Iran non si sarebbe trasformato in un più ampio conflitto regionale in Medio Oriente, hanno rinnovato la volatilità sui mercati finanziari. Il mercato rimane in ansia per il timore maggiore di un potenziale blocco dello Stretto di Hormuz, che porterebbe a un’ulteriore impennata dei prezzi. Quasi un terzo del commercio mondiale di petrolio via mare passa attraverso lo Stretto di Hormuz.

Qualsiasi interruzione del trasporto marittimo attraverso lo Stretto avrebbe anche un impatto significativo sul mercato globale del Gnl: il Qatar, che rappresenta circa il 20% del commercio globale di Gnl, utilizza questa rotta per esportare e non esiste una rotta alternativa.
Eni opera sia nell’oil, sia nel gas e l’attuale trend sta sostenendo l’azione che negli ultimi 5 giorni è salita di quasi il 4%.