Enel sorprende con target ambiziosi al 2025 e piano dismissioni. Dividendo in salita
Forte spinta sull’elettrificazione sostenibile nel nuovo piano di Enel che si appresta anche a mettere in atto un riposizionamento strategico con dismissioni che permetteranno di ridurre il debito del gruppo. Il piano strategico al 2025 prevede un debito netto in discesa già nel 2023 grazie a dismissioni per 21 miliardi di euro. La maggior parte di questo piano di disposals dovrebbe essere completata entro la fine del 2023.
I disposals non saranno reinvestiti, con Enel che si focalizzerà solo in 6 paesi (Italia, Spagna, Usa, Brasile, Cile e Colombia), tutte le altre presenze saranno dismesse.
Nel periodo di Piano 2023-2025, il gruppo guidato da Francesco Starace prevede di accelerare verso un’elettrificazione sostenibile, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025. La generazione da fonti rinnovabili salirà a fine piano a circa il 75% del totale. E’ prevista anche la digitalizzazione dell’80% circa dei clienti di rete.
Investimenti per 37 mld
Tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.
“Nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell’attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi. Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l’indipendenza energetica nei Paesi ‘core’”, spiega Francesco Starace, amministratore delegato e Direttore Generale di Enel.
“La sostenibilità – prosegue il top manager – continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull’accelerazione dell’elettrificazione in tutte le economie. Questi risultati potranno essere raggiunti grazie alla grande competenza e motivazione dei colleghi del Gruppo Enel e all’assetto organizzativo basato sulle piattaforme digitali che abbiamo adottato”.
Target finanziari al 2025
I target del piano di Enel sono di Ebitda nel range 20,4-21 mld di euro e utile netto a 6,1-6,3 mld nel 2023. A fine piano nel 2025 è previsto un Ebitda di 22,2-22,8 mld (Consensus era 22 mld) e utile netto a 7-7,2 mld (consensus era 6,3 mld).
Il tasso di crescita annuale composto (“CAGR”) dell’Utile netto ordinario è previsto del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023. Il dividendo per azione sarà mantenuto a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Livello del dividendo che implica un yield implicito al 9%.
“Si tratta di numeri superiori alle attese, considerando che gli stessi target di Ebitda sono realizzati con perimetro differente dati 21 mld di euro di cessioni (da verificare quanti capital gains sono sottesi ai target operativi)”, commentano oggi gli analisti di Equita che hanno raccomandazione buy su Enel.
A Piazza Affari il titolo Enel sale del 2% circa a 5,185 euro, dando seguito al rally di circa +20% nell’ultimo mese. Da inizio anno Enel segna un saldo negativo del 28%.
Due settimane fa Enel aveva annunciato i conti dei primi 9 mesi 2022 e tagliato la guidance sull’utile 2022.