Notizie Notizie Italia Enel e il suo piano green: investimenti da quasi 29 mld al 2022. Arrivano più dividendi

Enel e il suo piano green: investimenti da quasi 29 mld al 2022. Arrivano più dividendi

26 Novembre 2019 10:46

Investimenti per quasi 29 miliardi di euro, per oltre la metà dedicati ad abbandonare il carbone. Con  cedola e utili in aumento. Questi in sintesi i punti del nuovo piano strategico 2020-2022 di Enel, illustrato oggi alla comunità finanziaria. Un business plan che punta alla crescita dei profitti e prevede e una cedola più generosa. A Piazza Affari Enel non riesce a imboccare la strada dei rialzi, in una giornata caratterizzata da una certa debolezza per l’indice Ftse Mib. Il titolo cede circa lo 0,5% a 6,795 euro dopo avere toccato un massimo nella prima ora di contrattazioni a 6,86 euro.

I numeri del nuovo piano

Nel dettaglio, Enel ha in programma investimenti organici totali nel prossimo triennio per 28,7 miliardi di euro, con un incremento dell’11% rispetto al piano precedente (25,9 miliardi). In particolare, il gruppo energetico italiano prevede di mettere sul piatto 14,4 miliardi di euro per dire addio al carbone, pari a oltre il 50% dei suoi investimenti totali. “L’aumento consentirà di cogliere le importanti opportunità associate alle dinamiche di mercato, oltre che affrontare i cambiamenti climatici, conseguendo così l’obiettivo del gruppo di raggiungere la totale decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050”, spiega il gruppo in una nota. Oltre processo di decarbonizzazione, il gruppo si concentrerà anche su altri fronti, con circa 12 miliardi per rafforzare la resilienza e migliorare la digitalizzazione, l’efficienza e la qualità delle reti; e infine circa 1 miliardo sarà investito nei nuovi servizi per l’elettrificazione, quali demand response, sistemi di accumulo e mobilità elettrica.

 

In termini finanziari, gli obiettivi di Enel sono di raggiungere un Ebitda di 20,1 miliardi nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019), con un utile netto ordinario previsto sempre al 2022 a quota 6,1 miliardi (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni rispetto al piano precedente, mentre per il 2020 l’utile dovrebbe raggiungere quota 5,4 miliardi.
L‘indebitamento finanziario netto dovrebbe, invece, aumentare circa 1,4 miliardi nell’arco di piano, fino a circa 47,3 miliardi nel 2022, dai 45,9 miliardi stimati per il 2019, principalmente per effetto dell’accelerazione degli investimenti. Allo stesso tempo, grazie al progressivo miglioramento della performance di gruppo, Enel prevede di migliorare in modo significativo le proprie metriche finanziarie e creditizie.

Commentano questi numeri gli analisti di Equita scrivono: “Target superiori alle attese al 2022. Il tasso annuo di crescita composto dell’utile e del dividendo atteso all’8,3%, con la decarbonizzazione che rappresenta il principale driver”. Per gli analisti della sim milanese, che mantengono la raccomandazione buy su Enel, “le indicazioni giunte dal piano che presenta target al 2022 di circa il 7/8% superiori al consensus sull’utile 2022”.

2015-2019: è del 131% il total shareholder return

“Tra il 2015 e il 2019 il prezzo delle azioni Enel è aumentato di circa il 90%, assicurando alla società rendimenti superiori alla media del mercato azionario italiano (41%) e dell’Euro Stoxx Utilities (56%), a fronte di un total shareholder return di circa il 131% nello stesso periodo”. E’ quanto ha dichiarato Francesco Starace illustrando il nuovo piano al 2022. “Con un costante aumento della quota di Sri (Socially Responsible Investors) pari al 10,5% del capitale di Enel”. Con i mercati finanziari che mostrano sempre più apprezzamento per “il modello di business sostenibile e pienamente integrato per offrire valore agli azionisti”, segnala il manager presetando le slide relative al “Capital Markets Day” in corso a Milano.

Novità sul fonte cedola

Nel nuovo piano strategico non mancano poi importanti riscontri sul fronte cedola, con Enel che conferma il dividendo minimo garantito, alzando i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione. In una nota il gruppo guidato da Francesco Starace afferma che “continuerà a corrispondere, lungo l’arco di piano, il più elevato tra un dividendo del 70% sull’utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione (dps) minimo garantito, con un tasso annuo di crescita composto dell’8,4% del dps implicito e del 7,7% del dps minimo”. Nel dettaglio, il dividendo minimo è in aumento di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto al piano precedente, con un nuovo obiettivo di 0,40 euro per azione nel 2022.

Starace: nuovo piano costruito per rispondere a due trend globali

“Anche il piano 2020-2022 si basa sul modello di business sostenibile che abbiamo costruito ed è in linea con i due trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione. La digitalizzazione del nostro vasto business di rete e l’adozione di piattaforme per tutte le attività relative ai nostri clienti sono fattori chiave di questo piano, promuovendo la realizzazione di efficienze e l’introduzione di servizi aggiuntivi”, commenta Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, sottolineando che “il 2019 ha segnato un punto di svolta per le dinamiche di trasformazione del settore energetico a livello globale e ci aspettiamo un’accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione nei prossimi anni”.