Abbuffata Btp, Bot e CTZ di fine mese per testare il calo di appetito sulla carta italiana
Arriva in una situazione di rinnovata incertezza sul fronte Italia il consueto trittico di aste di fine mese. Rispetto all’entusiasmo del mese scorso, che aveva visto il ritorno dopo 9 anni dei BTP in dollari USA e anche la buona accoglienza al BTP Italia, adesso il mercato appare meno ‘affamato’ di Btp con le ultime settimane che hanno visto risalire il rischio Italia tra tensioni politiche, amplificate dal caso Ilva, e che potrebbero amplificarsi ulteriormente in vista delle elezioni regionali in Emilia del 26 gennaio. Dai minimi sotto 130 punti base del mese scorso, lo spread è risalito di circa 20 pb, mentre il tasso del BTP a 10 anni staziona all’1,13% rispetto al minimo storico di 0,80% toccato a inizio settembre.
Al via trittico fine mese con CTZ e Btpei
Si parte oggi con CTZ a 24 mesi (Isin IT0005388928) per un ammontare tra 1,25 e 1,75 miliardi. In offerta anche Btp indicizzati all’inflazione con scadenza settembre 2041 per massimi 750 mln (range 500-750 mln). L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all’asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l’emissione dei suddetti titoli.
Domani 27 novembre il Tesoro andrà invece a emettere Bot a sei mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro. Il mese scorso era stato allocato un ammontare uguale un tasso di -0,213%, con domanda a quasi 10,7 miliardi, con un bid-to-cover (rapporto di copertura) di 1,55. In circolazione al 14 novembre risultano 40,8 mld di Bot a 6 mesi e 80 mld di Btp a 12 mesi per un totale di 120,8 miliardi.
Il trittico di aste si concluderà il 28 novembre con l’emissione dei BTP a 5 e 10 anni. Nel dettaglio il Tesoro offrirà titoli a 5 anni (scadenza febbraio
2025) per massimi 2,25 miliardi (range 1,75-2,25 mld), mentre del decennale con scadenza aprile 2030 è prevista l’emissione di titoli per 2,25-2,75 mld. Lo stesso giorno verranno collocati CCTeu con scadenza gennaio 2025 per 500-750 mln. Complessivamente quindi l’asta vedrà il collocamento di massimi 5,75 miliardi di euro.
Niente asta il 12 dicembre
Ieri intanto il Tesoro ha comunicato che, in considerazione dell’ampia disponibilità di cassa e delle ridotte esigenze di finanziamento, le aste di titoli a medio-lungo termine previste per il giorno 12 dicembre 2019 non avranno luogo. La nota del Mef precisa che tutte le altre aste del mese di dicembre 2019 si svolgeranno regolarmente secondo il calendario previsto.