Analisi operative Tesla tocca nuovi minimi da maggio 2023. I motivi del crollo e i livelli da tenere d’occhio

Tesla tocca nuovi minimi da maggio 2023. I motivi del crollo e i livelli da tenere d’occhio

6 Marzo 2024 17:30

Tesla sta attraversando un brutto momento in Borsa. Le quotazioni a Wall Street hanno toccato oggi un nuovo minimo dell’anno, tornando sui livelli di prezzo che non si vedevano da maggio del 2023. Vediamo insieme i livelli tecnici da monitorare e quali sono le cause della discesa del titolo.

Il punto tecnico su Tesla

Il grafico del titolo Tesla è in via di peggioramento nel breve periodo. Il tentativo di rimbalzo avviato all’inizio di novembre dello scorso anno ha portato il colosso dell’auto elettrica a toccare un massimo di periodo a 265 dollari il 28 dicembre 2023. Da qui è iniziato un trend ribassista che ha accelerato ulteriormente con l’ampio gap down che si è formato tra le sedute del 24 e 25 gennaio di quest’anno, quando Tesla ha annunciato utili e ricavi deludenti nel quarto trimestre 2023 e prevede nuovi rallentamenti: “nel 2024 il tasso di crescita in volumi potrebbe essere notevolmente inferiore a quello del 2023”. Fallito per diverse volte a fine febbraio di colmare il suddetto gap (il titolo si è fermato di fronte alla resistenza statica a 205 dollari), i corsi sono piombati oggi su un nuovo minimo annuo a 173,7 dollari, un livello di prezzo che non si vedeva da maggio del 2023, oltre il precedente bottom del 5 febbraio a 175 dollari. In tale scenario, al ribasso, la conferma della rottura in chiusura di seduta dei 175 dollari potrebbe dare sfogo ai venditori verso 162 e 152 dollari, i minimi di aprile 2023. Al rialzo, invece, si consiglia cautela e meglio attendere il recupero della resistenza a 189 dollari che, se superata con volumi elevati, potrebbe aprire la strada al titolo verso 205 dollari.

Dal punto di vista algoritmico, l’oscillatore RSI a 14 periodi (l’indice di forza relativa) si trova a 33, vicino alla zona di ipervenduto (30), sottolineando la forza delle pressioni ribassiste in questa fase di mercato. Per quanto riguarda le principali medie mobili, Tesla si trova distante per il 24% circa da quella a 200 periodi (linea arancione) e per il 15% da quella a 50 giorni (linea gialla). La fase discendente del titolo è sostenuta anche dal “death cross” avvenuto il 1° febbario 2024. Si tratta di una figura grafica, in italiano incrocio della morte, (sul grafico coincide con il cerchio grigio) che avviene quando la media mobile a 50 giorni incrocia verso il basso la media mobile a 200 periodi. In questo caso normalmente si può considerare il segnale come un movimento bearish, cioè ribassista.

Fonte: Bloomberg. Grafico del titolo Tesla degli ultimi 6 mesi su timeframe giornaliero

Cosa sta pesando sul titolo?

Altro segno meno per oggi a Wall Street. Il titolo segna un calo di circa il 2% (intorno alle 17 italiane) a 180 dollari, ampliando la perdita da inizio anno al -28%. Sulle quotazioni pesano la sospensione della produzione nella sua fabbrica fuori Berlino e la delusione per le spedizioni in Cina. Le consegne di veicoli in Cina sono infatti crollate a febbraio a 60.365 unità, il livello più basso da fine 2022. Lunedì l’amministratore delegato Elon Musk è sceso dal primo posto nell’indice Bloomberg Billionaires per la prima volta in più di nove mesi.

Tesla ha interrotto la produzione nella sua fabbrica fuori Berlino e ha rimandato a casa i lavoratori dopo che un sospetto incendio doloso in una vicina torre elettrica ha causato interruzioni di corrente in tutta la regione. La polizia di Brandeburgo ha inviato elicotteri, droni e cani guida per indagare se l’incendio a Gosen-Neu Zittau sia stato appiccato intenzionalmente. Tesla non è ancora in grado di dire quando potrà riprendere la produzione nel suo unico stabilimento europeo. “Siamo molto preoccupati per la sicurezza dei nostri dipendenti qui”, ha detto ai giornalisti André Thierig, direttore dello stabilimento Tesla nella piccola città di Gruenheide. L’impianto ha attualmente una capacità di produzione di 375.000 automobili all’anno.

Un’organizzazione che si fa chiamare Volcano Group ha rivendicato la responsabilità dell’incendio in una lettera pubblicata su un sito web alternativo. “Abbiamo sabotato Tesla oggi”, ha detto il gruppo. La fabbrica tedesca di Tesla ha subito da tempo resistenze da parte di locali scontenti e gruppi ambientalisti. Annunciata per la prima volta alla fine del 2019, l’apertura dell’impianto è stata ritardata di mesi a causa di ricorsi legali da parte di gruppi preoccupati che il sito avrebbe utilizzato troppa acqua e avrebbe minacciato la fauna selvatica locale. L’impianto, che rende la Model Y (l’autovettura più venduta in Europa lo scorso anno), impiega circa 12.000 persone.

Musk è intervenuto sull’incidente con un post su X.

Tradotto in italiano: “Questi sono o i più stupidi eco-terroristi sulla Terra o sono burattini di coloro che non hanno buoni obiettivi ambientali. Fermare la produzione di veicoli elettrici, piuttosto che di veicoli a combustibili fossili, è estremamente stupido”.