Elezioni politiche 2022, la vittoria di Giorgia Meloni. NY Times teme per rapporti con Ue e paventa crepe in sostegno Italia a Ucraina

“Giorgia Meloni Leads Voting in Italy, in Breakthrough for Europe’s Hard Right”. E’ questo il titolo dell’articolo del New York Times che commenta la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni politiche 2022.
Il quotidiano newyorchese sottolinea come la vittoria del partito Fdi-Fratelli d’Italia “rappresenti una svolta per l’estrema destra dell’Europa” intera.
“Italy election: Voters poised to elect Meloni, far-right Fratelli d’Italia”, è il titolo del Washington Post dedicato all’esito del voto in Italia.
Stando a quanto riporta l’Ansa, gli exit poll danno il centrodestra avanti sia alla Camera che al Senato con la stessa forchetta tra il 41,5% e il 45,5%. Le prime proiezioni fissano il numero a metà, cioè al 42,7 per cento.
FdI di Giorgia Meloni vince con quasi il 26% dei consensi; secondo il Pd di Enrico Letta, che non riesce a centrare l’obiettivo prefissato del 20% e rimane al 19,4%.
Sorpresa Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte, che si conferma il terzo partito italiano con il 16,5%.
E’ invece tonfo di consensi per la Lega di Matteo Salvini, che capitola ad appena l’8,5%, poco distante dall’8% di Forza Italia di Silvio Belusconi.
Sempre secondo l’Ansa, il centrosinistra alla Camera raggiunge il 26,8%, Il M5s il 16% e il terzo polo di Matteo Renzi-Carlo Calenda si ferma al 7,5 per cento.
Alle 23 l’affluenza alle urne è stata pari al 63,91%, minimo storico, inferiore di più di nove punti rispetto al 2018.
‘Meloni e gli attacchi a Ue, banchieri e immigrati’
“L’Italia sembra aver voltato una pagina della storia europea nella giornata di domenica, eleggendo una coalizione di estrema-destra guidata da Giorgia Meloni, la cui lunga storia di attacchi contro l’Unione europea, contro i banchieri internazionali e contro gli immigrati ha seminato preoccupazioni sull’affidabilità della nazione tra i paesi occidentali, scrive il New York Times, nell’articolo firmato da Jason Horowitz, che definisce Fratelli di Italia, Brothers of Italy, come un partito nazionalista, mettendone in evidenza le origini:“un partito che raccoglie gli avanzi del fascismo”, e che sottolinea come la vittoria sia avvenuta a fronte di “una sinistra spaccata e della risurrezione del movimento anti-establishment” (M5S).
Emerge in sintesi la vittoria del populismo, proprio ciò che Bruxelles paventava.
E fascismo, Mussolini, estrema destra sono i termini che affollano le pagine della stampa internazionale.
“Il partito post-fascista di Giorgia Meloni in testa”, commenta l’agenzia France Presse.
“Giorgia Meloni claims victory to become Italy’s most far-right prime minister since Mussolini”, è il titolo della Cnn. Fascismo, Mussolini, estrema destra sono i termini che affollano nella pagine della stampa internazionale.
Meloni: no punto di arrivo, ma punto di partenza
“Faccio un rapido commento della giornata” rimandando “a domani tutte le valutazioni più profonde e complete visto che i dati sono ancora non definitivi. Però mi pare che dalle prime proiezioni si possa dire che dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia”, ha detto Giorgia Meloni, nel commentare l’esito dei primi exit poll.
“Questo è il tempo della responsabilità, il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perchè l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l’abbiamo mai tradita”.
Meloni ha aggiunto che “se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide”.
“Il fatto che Fdi sia primo partito significa tante cose per tanti di noi: questa è sicuramente per tanti di noi una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, abbracci, sogni”. E ancora: “quando sarà passata dovremo ricordarci che non siamo a un punto di arrivo ma di partenza e da domani (oggi per chi legge) dobbiamo dimostrare il nostro valore”.
“E’ stata una campagna elettorale, violenta, aggressiva, credo che la situazione in cui l’Italia versa sia particolarmente complessa e richieda il contributo di tutti”, ha detto ancora Giorgia Meloni.
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Meloni ammorbidirà le posizioni pro-Ucraina?
Tornando a come è stata percepita la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni politiche italiane di ieri, il New York Times mette in evidenza la natura dell’intera coalizione di centro-destra, sottolineando che, “sebbene Giorgia Meloni sia una forte sostenitrice dell’Ucraina, gli alleati della sua coalizione ammirano profondamente il presidente della Russia, Vladimir Putin, e hanno criticato le sanzioni contro Mosca“.
E proprio quersta divergenza nel modo di vedere la Russia potrebbe secondo il quotidiano americano, “insieme alla competizione tra i leader di estrema destra, rivelarsi fatale per la coalizione, creando un governo con vita breve. Ma qualche analista politico indica che Meloni, avendo raggiunto il potere, potrebbe essere tentata di ammorbidire il sostegno dato alle sanzioni: sanzioni che sono impopolari in gran parte dell’Italia”.
Un altro commento arriva dalla Cnn, che sottolinea come, “nonostante Meloni sia destinata a fare la storia diventando il primo presidente del Consiglio donna, la sua politica non significa che sia necessariamente interessata a promuovere i diritti delle donne.
La Cnn cita il commento di Emiliana De Blasio, docente sociologia della comunicazioni esperta di temi come diversità e inclusione presso l’Università LUISS di Roma, che ha fatto notare come la leader di Fratelli di Italia “non stia sollevando tutte le questioni che attengono ai diritti delle donne e all’emancipazione in generale”.