Notizie Notizie Italia Tagliola inflazione da 110 miliardi l’anno e ritorno dei BOT People. Spauracchio Great Reset per il risparmio gestito

Tagliola inflazione da 110 miliardi l’anno e ritorno dei BOT People. Spauracchio Great Reset per il risparmio gestito

24 Settembre 2022 10:51

Il decennio d’oro del risparmio gestito è probabilmente agli sgoccioli e siamo sull’orlo di quella che qualcuno ha definito “the biggest tightening in history”, che non sarà priva di conseguenze per i gestori patrimoniali.

Mediobanca Securities in un report dal titolo ‘The Great Reset’ rimarca come l’aumento dell’inflazione sta avendo un impatto sui consumi e prolungati effetti negativi sul risparmio.  Le famiglie italiane sono in buona salute, dice il report, con la ricchezza finanziaria che è cresciuta del 70% negli ultimi vent’anni e attualmente si attesta a 5.000 miliardi di euro. In questi anni lelevato possesso storico di obbligazioni, a causa del quale gli italiani venivano definiti “BOT people“,  ossia quei risparmiatori che, per prudenza, tendono a investire in sicuri titoli di Stato come i BOT, tenendosi alla larga da titoli più rischiosi, la limitata esposizione al risparmio gestito si sono invertiti in modo significativo.

L’esposizione diretta alle obbligazioni è ormai trascurabile, al 4,3% del totale delle attività finanziarie, dall’oltre 18% pre-QE. “Sebbene il livello di indebitamento delle famiglie non rappresenti di per sé motivo di preoccupazione, riteniamo che dovrebbe se correlato alla debole dinamica del reddito disponibile”, asserisce la merchant bank di piazzetta Cuccia. I salari hanno avuto una progressione molto più contenuta rispetto allo stock di debito, e questo potrebbe diventare una minaccia nel caso di una grave recessione.

Un calo del PIL tipicamente riduce il reddito disponibile e, ancor più, i consumi. Di conseguenza, nelle tendenze macro al ribasso, il risparmio generalmente aumenta ma ciò che è diverso, questa volta, è l’impatto dell’inflazione. Ipotizzando un aumento del 10% dei consumi nel 2023, i flussi dedicati al risparmio potrebbe crollare del 60-70%, ovvero circa 110 miliardi di euro all’anno.

Torneranno i Bot People?

Per i player del risparmio gestito significherebbe un minor flusso di circa 20 miliardi l’anno, grosso modo il 60% di quanto avevano portato a casa le reti nel 2021; soprattutto, rispetto agli anni d’oro il mutamento potrebbe essere strutturale. Il report di Mediobanca Securities sottolinea anche il possibile ritorno sulla scena dei Bot-people. «L’aspetto inatteso per la maggior parte dei risparmiatori sono le performance negative, spesso a doppia cifra, registrate dai fondi obbligazionari quest’anno – spiega Gian Luca Ferrari, autore del report di Mediobanca – prodotti che, non sporadicamente, hanno ancora commissioni di gestione superiori al 2%. Questo potrebbe generare una sostanziale disaffezione verso tali prodotti e far tornare l’interesse verso i singoli bond, governativi o societari».

Ricadute negative sul risparmio gestito

Ipotizzando che il possesso di obbligazioni torni al 10% in 2/3 anni, finanziato principalmente attraverso un passaggio dal risparmio gestito, 290 miliardi di euro potrebbero confluire nelle obbligazioni e 190 miliardi di euro potrebbero uscire dalla gestione patrimoniale. Per i promotori, ciò potrebbe significare un deflusso di 30 miliardi di euro dai patrimoni gestiti, ovvero 10-15 miliardi di euro/anno, ipotizzando che tale obiettivo venga raggiunto nel 2023 o 2024. Un ulteriore riposizionamento dal 10% al 15% nel medio-lungo termine genererebbe ulteriori deflussi per 8-12 miliardi di euro nei 2/3 anni successivi. Complessivamente, il settore dell’asset management potrebbe perdere nel tempo oltre 500 miliardi di euro di AuM, di cui 80 miliardi di euro attualmente nelle mani dei raccoglitori italiani (su un totale di 500 miliardi di euro di AuM).