Notizie Notizie Mondo Elezioni 2024: un anno chiave per gli equilibri geopolitici mondiali

Elezioni 2024: un anno chiave per gli equilibri geopolitici mondiali

6 Dicembre 2023 15:01

Il 2024 sarà un anno molto importante dal punto di vista geopolitico. L’evento clou è l’appuntamento del 5 novembre con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ma nel complesso circa la metà della popolazione mondiale sarà chiamata alle urne per elezioni nazionali e non solo. A questo si aggiungono le due guerre in corso e le persistenti tensioni fra le superpotenze globali, in un contesto macroeconomico già di per sé complesso da decifrare. Vediamo dunque i principali eventi del prossimo anno e le potenziali ripercussioni sui mercati finanziari.

Nel 2024 elezioni per oltre il 50% della popolazione globale

Nel 2024, oltre 4 miliardi di persone in tutto il mondo andranno alle urne, tenendo conto di elezioni locali e municipali, mentre la popolazione chiamata a rinnovare i governi nazionali supera il 40% del totale globale. Numeri simili per quanto riguarda le dimensioni delle economie coinvolte: le elezioni coinvolgeranno complessivamente oltre il 50% del Pil mondiale e quelle nazionali più del 40%.

Fra i 76 Paesi in cui si terranno delle elezioni, spiccano in particolare Stati Uniti, India, Indonesia, Pakistan, Brasile, Bangladesh, Messico e Russia. Da seguire anche il voto in Corea del Sud e il rinnovo del Parlamento europeo.

Molti appuntamenti elettorali, tuttavia, avranno luogo in Paesi dove vigono regimi autoritari, come ricordato da The Economist, secondo cui il voto sarà equo e libero in soli 43 dei 76 Stati.

Focus sulle presidenziali Usa di novembre

L’appuntamento più seguito sarà senz’altro quello delle elezioni presidenziali statunitensi. A meno di un anno dalle elezioni, il consenso attorno alla figura di Joe Biden sembra vacillare, segno di un panorama politico in continua evoluzione e di un 2024 che si preannuncia pieno di incertezze e sorprese.

La fase pre-elettorale sarà dunque seguita con grande interesse per capire le potenziali dinamiche del voto del 5 novembre.

Per quanto riguarda i repubblicani, la corsa per le primarie inizia il 15 gennaio, in Iowa, ma i riflettori sono puntati anche sulle vicende giudiziali di Donald Trump, la cui vittoria viene definita un “pericolo per il mondo” dal The Economist. Il 4 marzo, infatti, si aprirà il processo per le accuse di intralcio al processo elettorale del 2020 e per il suo presunto coinvolgimento nell’assalto al Campidoglio.

Il giorno successivo, il 5 marzo, è previsto l’appuntamento con il Super Tuesday, una giornata cruciale con lo svolgimento delle primarie in circa quindici stati.

Le altre elezioni da seguire nel 2024

L’esito del voto negli Usa potrebbe portare a cambiamenti significativi, soprattutto per quanto riguarda le conseguenze geopolitiche. Un eventuale successo del partito repubblicano rischia di acuire le tensioni con la Cina e di influire sull’impegno statunitense in Europa, con un minore sostegno all’Ucraina, e in Medio Oriente. Ma ci sono anche altre elezioni che potrebbero modificare gli equilibri geopolitici globali.

Taiwan

Il 13 gennaio i cittadini taiwanesi saranno chiamate al voto per le elezioni presidenziali. Un appuntamento molto importante per i rapporti fra Usa e Cina, alla luce dei precedenti contrasti politici fra le due superpotenze per l’influenza nella regione. L’esito delle urne influirà inevitabilmente sulle relazioni future, con un possibile aumento delle tensioni laddove l’attuale vicepresidente Lai Ching-te dovesse vincere, come si prevede.

India

Tra i Paesi chiamati alle urne nel 2024 ci sarà l’India, guidata dal 2014 dall’attuale primo ministro Narendra Modi. Una sua eventuale e inaspettata sconfitta potrebbe destabilizzare lo scenario, poiché l’India è vista dagli Stati Uniti e dai suoi alleati come un importante contrappeso alla potenza economica e militare della Cina.

Indonesia

A febbraio si voterà in Indonesia, dove i sondaggi danno in vantaggio il tenente Prabowo Subianto, a cui in passato è stato impedito l’accesso negli Stati Uniti per presunte violazioni dei diritti umani. A giugno ha proposto un controverso piano di pace per risolvere il conflitto in Ucraina, in base al quale le forze di occupazione russe rimarrebbero operative.

Russia e Bierorussia

A marzo si terranno le elezioni in Russia, che vedranno ovviamente la conferma di Vladimir Putin con la stragrande maggioranza dei voti. Il leader potrà restare in carica fino al 2036 grazie ad uno speciale emendamento costituzionale. Si andrà alle urne anche in Bielorussia, dove Alexander Lukashenko, raggiungerà i 30 anni al potere.

UE e Stati europei

A giugno sarà la volta delle elezioni parlamentari europee, che potrebbero vedere un consolidamento dei partiti di destra, pur senza consentire una vera contrapposizione alla coalizione PPE, S&D, Renew.

Per quanto riguarda i singoli Paesi, il 10 marzo si voterà in Portogallo, a giugno in Belgio e a settembre in Austria. Negli ultimi due Stati, i sondaggi danno in vantaggio i partiti di estrema destra, dopo le vittorie del 2023 nei Paesi Bassi e in Slovacchia e la sconfitta in Polonia. Al voto anche la Romania.

Resto del mondo

In Messico si va per la prima volta verso l’elezione di un presidente donna, che verrà scelto fra Claudia Sheinbaum per il partito al potere e Xochitl Galvez per l’opposizione.

Al voto anche i cittadini del Venezuela, dove diversi candidati dell’opposizione sono stati ritenuti ineleggibili.

In Africa, potrebbero svolgersi elezioni in Tunisia, Libia e Mali, anche se in molti casi l’instabilità politica potrebbe portare ad un rinvio.

L’impatto delle elezioni sugli investimenti nel 2024

In questo contesto incerto, diventa importante gestire gli investimenti tenendo conto di eventuali instabilità. Oltre alle tensioni menzionate, legate soprattutto al rafforzamento dei partiti populisti e alla gestione dei rapporti fra Stati Uniti e Cina, i governi sono anche intenti ad accaparrarsi le forniture di materie prime necessarie per la transizione energetica, proteggendo le industrie locali e limitandone l’accesso ai rivali.

Secondo quanto riportato da Barclays nel suo “European Equity strategy 2024 Outlook”, la geopolitica, pur non essendo il motore principale dei mercati finanziari, potrebbe causare fasi di volatilità. Tuttavia, la storia ha dimostrato che gli eventi geopolitici, sia previsti che inaspettati, raramente hanno un impatto duraturo sui mercati finanziari. Spesso, questi eventi non modificano significativamente il quadro macroeconomico e possono anzi offrire opportunità di investimento.

Per quanto riguarda nello specifico le presidenziali americane, storicamente il mercato azionario globale ha mostrato una performance migliore della media nel quarto anno del ciclo presidenziale. In genere, le azioni tendono a essere più deboli nei mesi precedenti le elezioni di novembre, per poi riprendersi dopo il voto, a prescindere dal risultato elettorale.

Ecco una panoramica dei principali appuntamenti geopolitici in calendario l’anno prossimo secondo Barclays.

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