Notizie Notizie Italia Effetto Ecobonus auto e nuova 500 elettrica, FCA pregusta la riscossa e fioccano i buy sul titolo

Effetto Ecobonus auto e nuova 500 elettrica, FCA pregusta la riscossa e fioccano i buy sul titolo

4 Agosto 2020 10:26

Domina ancora il segno meno per il mercato auto italiano ma cominciano ad affiorare concreti segnali di ripresa. I dati di luglio vedono 136.455 auto, in calo dell’11% rispetto a luglio 2019, ma decisamente meno peggio rispetto ai mesi precedenti che avevano segnato un vero e proprio crollo (marzo -85,39%, aprile -97,55%, maggio -49,55%, giugno -23,13%). Cresce l’attesa soprattutto per gli effetti dei nuovi eco-incentivi. In altri mercati quali Francia e Germania la sponda degli incentivi ha rimesso in moto le vendite in maniera consistente.

FCA fa meglio del mercato a luglio e corre in Borsa

Tra le varie case automobilistiche spicca FCA che riesce a far meglio del mercato. Il gruppo ha riportato a luglio immatricolazioni in calo dell’8,96% rispetto allo stesso mese del 2019, meglio quindi rispetto al -11% del mercato nel suo complesso. La quota di mercato segna una leggera crescita al 22,75% dal 22,24% di un anno fa. Nei primi sette mesi dell’anno il gruppo Fca ha venduto 169.763 macchine, il 43,6% in meno rispetto a gennaio-luglio dell’anno scorso. La quota di mercato è scesa al 23,56% dal 24,34% dello stesso periodo del 2019.

A Piazza Affari il titolo FCA si muove molto bene a quasi +3% in area 9,3 euro dando seguito al rally di ieri a +4,8%. Il mercato guarda alle prospettive di recupero in mercati chiave quali gli Usa ma anche la Francia (principale mercato della futura sposa PSA) dove a luglio si è segnato quasi +4% grazie proprio all’effetto dei maxi incentivi.

Non solo 500, cinque nuovi modelli elettrici entro fine anno

Nella conference call che ha accompagnato i dati del secondo trimestre – chiuso con una perdita di oltre un miliardo – il ceo di FCA, Mike Manley, ha posto l’accento sull’impegno sempre maggiore del gruppo sul fronte elettrificazione. Previsto da qui a fine 2020 il lancio di cinque nuove vetture elettrificate in Europa. “L’elettrificazione è già al centro della nostra strategia e sta crescendo significativamente nel 2020 con l’aggiunta di diverse nuove versioni elettrificate”, sono state le parole di Manley.

La Fiat 500 elettrica debutterà nei concessionari a settembre. Per quanto riguarda il marchio Jeep, il 2020 si chiuderà con la presentazione e il lancio della nuova Wrangler ibrida plug-in.

Manley ha indicato poi come nel primo scorcio del 2021 verrà avviata la produzione dei nuovi Suv Wagoneer e Grand Wagoneer, mentre nel terzo trimestre toccherà alla nuova generazione del Grand Cherokee. Infine, l’ultimo trimestre 2020 vedrà l’arrivo, tra i veicoli commerciali, del Ducato a batteria.

I motivi che fanno sperare in un forte recupero del mkt auto

I motivi per essere ottimisti sono più di uno. Nel lockdown molti automobilisti hanno giocoforza rimandato l’acquisto dell’auto nuova e quindi nei prossimi emsi la domanda è destinata a riprendersi; inoltre la pandemia ha messo in luce come l’auto privata sia il mezzo più sicuro per spostarsi e stare a riparo dal rischio contagi.

Infine quello che potrebbe essere il maggior fattore di traino, ossia gli incentivi che, dal primo agosto, sono stati allargati a tutte le auto Euro 6 con qualsiasi alimentazione, purché con emissioni di CO2 non superiori a 110 grammi al chilometro. Nei primi tre giorni di incentivi le richieste ammontano a 12 mln di euro.

“Le prospettive per gli ultimi mesi del 2020 – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – appaiono positive. Il Decreto Rilancio nella sua prima formulazione praticamente ignorava l’automobile, In sede di conversione in legge è stato però accolto l’emendamento Benamati, sostenuto dalla maggioranza e da larghi strati dell’opposizione, che tiene conto del principio che, nella difficilissima congiuntura attuale e in generale nella lunga e appena cominciata transizione all’elettrico, occorre sostenere anche l’acquisto di autovetture Euro 6 con alimentazioni tradizionali perché è dalla vendita di questo tipo di auto che vengono le risorse per la transizione all’elettrico”.