Notizie Notizie Mondo Trimestrali USA Earning Season Usa: le preview della trimestrale per i quattro giganti del banking

Earning Season Usa: le preview della trimestrale per i quattro giganti del banking

15 Ottobre 2024 09:40

I risultati usciti venerdì delle grandi banche americane JPMorgan e Wells Fargo hanno dato il via all’earning season di Wall Street, battendo nel complesso le attese degli analisti. Solidi risultati anche per BlackRock, che ha stabilito un nuovo massimo storico in termini di asset under management.

Dopo la festività di ieri, anche se l’azionario è rimasto aperto e Wall Street ha segnato nuovi record, oggi riparte la stagione di trimestrali. In uscita i risultati di Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, mentre domani toccherà a Morgan Stanley. I quattro colossi finanziari si apprestano alla prima pubblicazione dei dati dopo il cambiamento della politica monetaria della Fed e gli addetti ai lavori guardano con interesse. Di seguito i principali dati del consensus Bloomberg.

Le previsioni per i quattro colossi del banking

Bank of America

Per Bank of America, tra i principali conglomerati finanziari americani e globali, le stime di Bloomberg per il Q3 2024 suggeriscono ricavi a $ 25,32 miliardi ed un EPS di $ 0,766. Rispetto al trimestre precedente, i ricavi rimangono pressoché invariati attestatesi a $ 25,4 miliardi, mentre l‘EPS è previsto in diminuzione del -7,7% dagli $ 0,83. Confronto positivo con il Q3 2023, con ricavi in leggero aumento quando si attestavano a $ 25,2 miliardi. Discorso diverso per l’EPS, per il quale si prevede una riduzione del -14,8% rispetto ai precedenti $ 0,90.

Focus da parte degli addetti ai lavori saranno le principali business unit Global Wealth & Investment Management e Global Markets, in termini di continuazione delle ottime performance del recente passato. Tuttavia, un occhio di riguardo sarà dedicato agli impatti legati al rallentamento economico generale che ha influenzato negativamente la crescita dei prestiti e, di conseguenza, la compressione dei margini dovuta all’aumento dei costi di finanziamento e alla riduzione dei rendimenti netti sugli interessi. Nonostante questo, Bank of America ha rafforzato la propria presenza nel core dei prestiti alle PMI e sui servizi bancari digitali. L’azione del titolo ha mostrato una certa volatilità nell’ultimo trimestre, riflettendo sia le sfide del settore bancario globale sia le aspettative di crescita moderate.

Citigroup

Grande attesa per la pubblicazione dei conti del trimestre per Citigroup, per la quale, secondo le stime di Bloomberg, per il Q3 2024 si prevedono ricavi pari a $ 19,84 miliardi ed un EPS di $ 1,31. Proiezioni dal sapore amaro sul confronto con i periodi precedenti in attesa, tuttavia, della pubblicazione, presentando nel complesso una diminuzione nel fatturato in relazione sia al trimestre precedente, sia su base annuale. In entrambe le pubblicazioni i ricavi si registravano sul livello di $ 20,1 miliardi, proiettando pertanto una diminuzione del -1,30% rispetto al Q3 2023. Anche sul fronte EPS il confronto risulta sofferente, con un risultato pari a $ 1,52 per il secondo trimestre 2024 e pari a $ 1,63 nel terzo dell’anno precedente. Una contrazione rispettivamente del –13,8% rispetto al Q2 2024 e del -19,6% sul confronto a dodici mesi.

Operatori che osservano interessati soprattutto le mosse di ristrutturazione promosse dal CEO Jane Fraser, che prevede il consolidamento delle principali divisioni e il taglio dei costi, i quali continuano ad essere i temi dominanti, oltre all’espansione nei servizi digitali che resta una priorità per rafforzare la posizione di Citi nel settore consumer.

Goldman Sachs

Stagione degli utili in arrivo anche per Goldman Sachs, il gigante degli investimenti che in questo 2024 ha registrato una performance del +36% sul NYSE in scia ad ottimi risultati. Le previsioni del consensus Bloomberg per il Q3 2024 stimano ricavi a $ 11,77 miliardi e un EPS di $ 7,179, raffreddando leggermente i numeri delle precedenti pubblicazioni. A seguito del cambiamento della politica monetaria della Fed, si rivedono fin da subito al ribasso i ricavi, i quali sul confronto a tre mesi suggeriscono un – 7,5% quando si attestavano sul livello di $ 12,73 miliardi.

Rispetto invece ai risultati pubblicati per il Q3 2023, i ricavi restano pressoché invariati rispetto agli $ 11,82 miliardi. Sul fronte dell’EPS, un paragone positivo per il confronto su base annuale ma ancora negativo nel rapporto rispetto al Q2 2024, registrando rispettivamente un +31,24% ed un -16,72%.

Operatori di mercato che osservano interessati i numeri in pubblicazione oggi, 15 ottobre, con particolare attenzione ai dati relativi alle commissioni da investment banking, unit che nel 2024 ha trainato i ricavi grazie all’aumento delle attività di underwriting, sia nel segmento del debito sia in quello azionario. Inoltre, il segmento Fixed Income, Currencies & Commodities (FICC) ha visto un significativo incremento dei ricavi nel finanziamento e nell’intermediazione, con ottimi risultati nei prodotti a tasso di interesse e nei mutui, sarà fondamentale capire la capacità di ripetersi a seguito dei cambiamenti del contesto competitivo.

Morgan Stanley

Morgan Stanley alla prova del nove per un 2024 a suon di record dopo i risultati oltre le attese negli altri trimestri precedenti. Le stime per il Q3 2024 in uscita domani, secondo Bloomberg, indicano ricavi di $ 14,35 miliardi e un EPS di $ 1,584, proiettando una crescita del +7,9% nei ricavi rispetto ai $ 13,3 miliardi del Q3 2023 ed un incremento sul fronte EPS del +14,78% rispetto ai $ 1,38 dell’anno precedente. Sul confronto su base trimestrale, tuttavia, i risultati in termini di ricavi sono diminuiti del -4,3% rispetto agli scorsi $ 15 miliardi, mentre l’EPS è sceso del +13,09%, quando si attestava sui $ 1,82.

Un 2024 nel complesso segnato da ottimi risultati nel segmento Wealth Management, con asset gestiti che hanno superato i $ 7,2 trilioni e flussi di asset fee-based cresciuti del +15%. Si attendono pertanto notizie positive in questi termini oltre che dalla unit Institutional Securities all’interno della quale confluiscono le attività di investment banking; queste ultime registrate in aumento nel corso dell’anno soprattutto sul fronte delle operazioni di debt underwriting e un miglioramento del segmento azionario, sostenuto da IPO e operazioni di equity underwriting. Anche in questo caso, pertanto, gli addetti ai lavori osservano interessati per valutare eventuali impatti derivanti dal cambiamento della politica monetaria.