Draghi: appropriata politica accomodante, Omt essenziale. Ma Bce non comprimerà gli spread
La politica monetaria accomodante è appropriata per la Banca centrale europea e il programma Omt (Outright monetary transactions), ovvero il piano di acquisto bond dell’Eurotower sul mercato secondario, è ora più essenziale. Parola di Mario Draghi che è intervenuto a Berlino alla giornata del Consiglio economico della CDU, il partito di Angela Merkel che si sta preparando alle elezioni del prossimo 22 settembre. L’annuncio dell’Omt, che la scorsa estate aveva di fatto smorzato le tensioni sugli spread, a detta di Draghi ha avuto un effetto benefico sia per la periferia che per il centro della zona euro.
Ma su un punto l’ex governatore di Bankitalia è stato chiaro: i governi non possono scegliere tra gli acquisti di titoli di Stato e le riforme strutturali. Per Draghi infatti il piano Omt verrà applicato solo se accompagnato dalle riforme nazionali. Concetti già espressi più di una volta, ma che Draghi ha voluto ribadire proprio a Berlino, da dove non sono mai mancate aspre critiche al suo operato. E così il numero uno della Bce ha fatto sapere che Francoforte utilizza sia strumenti standard sia non standard, ma tutti basati sullo statuto della Banca centrale.
Nelle ultime sedute si è assistito ad un’impennata delle tensioni sul secondario e oggi, ad esempio, lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco viaggia sopra la soglia psicologica dei 300 punti base. Draghi ha assicurato che la Bce non agirà per comprimere artificialmente gli spread, che devono invece le posizioni di bilancio e le prospettive economiche degli Stati nazionali.