Generali: tra Greconomics e storia di ristrutturazione, Ubs per ora resta neutrale sul titolo
A Tokyo l’Abenomics, a Trieste la Greconomics. Ubs utilizza questo termine per definire il nuovo management di Generali, guidato da Mario Greco, che a detta degli analisti “sta sfruttando la posizione patrimoniale del gruppo per registrare significativi miglioramenti operativi, compresi 600 milioni di euro di contenimento dei costi”. Secondo il broker svizzero, che ha iniziato oggi la copertura sul titolo del Leone con rating neutral e target price a 13,10 euro, “Generali offre un’attraente storia di ristrutturazione dello stato patrimoniale“.
Gli esperti vedono che il gruppo assicurativo si trova a metà strada nel suo processo di restauro della posizione patrimoniale e si aspettano che la cessione della BSI porterà il Solvency 1 del Leone a tre punti percentuali dal target del 160% fissato per il 2015. “La ristrutturazione operativa è ancora in corso e diventerà più chiara all’incontro con gli analisti di novembre”, spiega Ubs che nel frattempo si aspetta “un flusso costante di notizie su cessioni e miglioramenti operativi“.
Per quanto riguarda il piano di dismissioni Generali procede a passo spedito. Nei giorni scorsi la compagnia assicurativa ha firmato un accordo con il Grupo Financiero Banorte per cedere le partecipazioni minoritarie del 49% nelle società messicane Seguros Banorte Generali e Pensiones Banorte Generali per un controvalore complessivo lordo di 857,5 milioni di dollari (pari a 649 milioni di euro). Una transazione che porterà nelle casse del Leone una plusvalenza netta di circa 500 milioni di euro.
Grazie a questa operazione Generali ha raggiunto oltre 2,2 miliardi di euro derivanti da operazioni di cessione da agosto 2012, corrispondenti a più della metà del target di 4 miliardi previsto entro il 2015. Oltre alle attività messicane, Generali ha venduto le attività Usa di riassicurazione a Scor, l’israeliana Migdal e il 12% di Banca Generali.