Borse europee: prosegue il tentativo di rimbalzo. La politica monetaria della Fed rimane in primo piano
Prosegue il rimbalzo delle principali Borse del Vecchio continente, Piazza Affari compresa, dopo le deboli performance di inizio settimana. Poco dopo le 12 il Ftse Mib guadagna circa lo 0,50%, mentre gli altri indici europei avanzano di oltre l’1%.
Da una sponda all’altra dell’Atlantico la Federal Reserve e le sue possibili mosse future in tema di politica monetaria continuano a rimanere in primo piano. Sull’argomento ci è tornato ieri anche il presidente di Bank of Dallas, Richard Fisher. Secondo Fisher, membro non votante, la riduzione graduale degli stimoli all’economia da parte della Federal Reserve (Fed) è la giusta traiettoria da percorrere negli Stati Uniti, pur precisando che la banca centrale americana continuerà a portare avanti una politica accomodante.
“I mercati tendono a testare” ha affermato il numero uno della Fed di Dallas, nel corso di un’intervista rilasciata al Financial Times. “Credo che i grandi capitali si organizzino come maiali selvatici: se si accorgono di una debolezza o di un cattivo odore, tendono ad attaccare”.
Nel corso della settimana si susseguiranno una serie di discorsi da parte di altri membri della Fed, come quello di William Dudley, numero uno della Fed di New York, di Jerome Powell e Dennis Lockhart della Fed di Atlanta. I loro discorsi sono in agenda giovedì pomeriggio.
Il mercato sta ancora prendendo le misure alla Fed. Questo il giudizio di Luca Mezzomo, responsabile macro & fixed income research di Intesa Sanpaolo. “E’ normale quando viene preannunciato un cambio di policy così rilevante che ci sia una fase turbolenta – afferma Mezzomo – Ma mi sembra che la Fed sia stata colta un po’ di sorpresa dalla reazione dei mercati dopo la riunione”.
“D’altra parte è plausibile che la Fed facesse questo tentativo – aggiunge l’esperto – perché anche la forma in cui il cambiamento di policy era stato annunciato sembrava studiata apposta per limitare gli effetti, ma evidentemente non è andata così”. Per dare un livello di ufficialità minore L’annuncio non è stato infatti fatto nel comunicato ufficiale del Fomc, ma è stato affidato a Ben Bernnake in conferenza stampa.
“Mi sembra che ora ci sia questo gioco di tentare di influenzare le aspettative per comunicare che bisogna cominciare a prepararsi ad una svolta del ciclo dei tassi ma che questa non sarà imminente” sottolinea Mezzomo aggiungendo che “hanno aspettato di vedere la reazione, e visto che la reazione iniziale non è rientrata a questo punto sia le colombe che i falchi della Fed sono intervenuti per cercare di moderare un po’ la reazione dei mercati”.